Il tribunale sospende la chiusura del proprietario di Visão

Il tribunale ha sospeso la comunicazione ufficiale della chiusura di Trust in News (TiN), richiesta dal curatore fallimentare, in attesa di informazioni concrete da parte di quest'ultimo o di un'eventuale decisione da parte dell'assemblea dei creditori.
"Il 4 agosto il tribunale ha accolto la mia richiesta di rinviare la comunicazione ufficiale all'AT [Agenzia delle Entrate] della chiusura dell'attività", ha dichiarato per iscritto il curatore fallimentare contattato da Lusa in merito alla questione.
Il 28 luglio André Pais ha chiesto la sospensione temporanea fino all'8 ottobre al più tardi della decisione di chiudere l'attività del proprietario di Visão , tra gli altri titoli, dopo che il 18 luglio il tribunale ha deciso di non approvare il piano di risanamento e ha ordinato il sequestro e la liquidazione del bene, nonché la chiusura dell'attività.
Quanto alla richiesta del curatore fallimentare, «in quanto tale, come richiesto, sospendo la decisione di comunicare d'ufficio la chiusura dell'attività del debitore, ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall'articolo 65, comma 3, del CIRE», si legge nella sentenza, a cui Lusa ha avuto accesso.
"Determino inoltre che questa comunicazione attende informazioni effettive dall'amministratore fallimentare in merito alla cessazione dell'attività della società insolvente o a qualsiasi decisione dell'assemblea dei creditori in tal senso", ha affermato il tribunale.
In merito alla richiesta del 25 luglio, presentata da un gruppo di lavoratori della Visão, “è stato fissato un termine di 10 giorni affinché il curatore fallimentare e il comitato dei creditori si pronuncino”.
Undici dipendenti di Visão, tra cui il direttore, hanno chiesto al tribunale di convocare una nuova assemblea dei creditori di Trust in News con due punti, tra cui quello di continuare a gestire la rivista fino alla sua vendita.
Secondo la richiesta, a cui Lusa ha avuto accesso questo venerdì, il gruppo di giornalisti ritiene che, secondo la loro valutazione, "sia giustificato che il tribunale possa - e debba - convocare una nuova assemblea dei creditori", tenendo conto di due punti.
La prima è la “possibilità che il piano di insolvenza venga approvato, escludendo la clausola” che il tribunale “ha ritenuto illegittima”.
In alternativa, "anche se questa possibilità non fosse praticabile, si concede l'autorizzazione affinché, fino alla vendita del titolo Visão, la rivista possa continuare a funzionare, sotto l'egida del curatore fallimentare, tenendo conto del piano che gli è stato sottoposto per la valutazione in questa data, con le altre condizioni che potranno essere approvate in questa riunione dei creditori", si legge nel documento.
Allo stesso tempo, il gruppo di giornalisti ammette di aver analizzato la possibilità di mantenere la rivista, ma finora non c'è nulla di nuovo.
Nel frattempo, Luís Delgado, unico azionista di TiN, ha presentato ricorso contro la decisione di non approvare il piano di insolvenza della società.
Fondata nel 2017, Trust in News possiede 16 media, su carta stampata e piattaforme digitali, come Exame, Caras, Courrier Internacional, Jornal de Letras, Activa, Telenovelas, TV Mais, tra gli altri.
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