Dopo essere stata respinta dal personale medico, una ragazza di 14 anni partorisce in un bagno dell'IMSS a Matamoros.

CITTÀ DEL MESSICO (apro).- Una ragazza di 14 anni, identificata come Camila, ha dato alla luce una bambina nel bagno dell'Unità di Medicina di Famiglia (UMF) adiacente all'Ospedale Generale della Zona n. 13 dell'Istituto Messicano di Previdenza Sociale (IMSS) a Matamoros, Tamaulipas, dopo essere stata respinta più volte dal personale medico.
Secondo Nubia Álvarez, la madre della bambina, Camila si è recata in ospedale nel pomeriggio di lunedì 4 agosto, con forti contrazioni, ma è stata rimandata a casa con la motivazione che "non era ancora il momento".
La minorenne è tornata alle 4:30 di martedì mattina e, dopo più di un'ora senza cure, ha partorito da sola in bagno, senza assistenza medica, scatenando indignazione e una denuncia per negligenza.
L'Istituto Messicano di Previdenza Sociale (IMSS) di Tamaulipas ha rilasciato una dichiarazione ufficiale il 6 agosto, descrivendo il caso come un "parto casuale". Secondo l'istituto, Camila è stata visitata lunedì tra le 18:40 e le 23:40 e non sono stati riscontrati criteri clinici per il ricovero ospedaliero. Alle 4:30 di martedì mattina, in attesa di ulteriori accertamenti, il parto è avvenuto in bagno. L'istituto ha confermato che sia la madre che il bambino sono stabili e ha annunciato un'indagine sulle azioni del personale medico.
La famiglia di Camila ha presentato una denuncia presso la Quarta Sezione della Commissione per i Diritti Umani dello Stato di Tamaulipas (CEDHT), denunciando negligenza medica e violazioni dei diritti umani. Nubia Álvarez ha dichiarato che i bagni erano in cattive condizioni, aumentando il rischio di infezione, e che il cordone ombelicale non era stato reciso immediatamente.
Il caso di Camila ha scatenato un'ondata di critiche sui social media, con utenti che chiedono giustizia e miglioramenti nel sistema sanitario. La diffusione virale di una foto della bambina con il suo bambino nel bagno dell'ospedale ha intensificato l'indignazione pubblica.
La gravidanza adolescenziale in Messico continua a rappresentare un problema di salute pubblica. Secondo l'Istituto Nazionale di Statistica e Geografia (INEGI), tra il 2018 e il 2023 sono state registrate annualmente circa 373.000 nascite da madri di età inferiore ai 19 anni, di cui quasi 8.000 da ragazze di età pari o inferiore ai 14 anni.
Nel 2021, l'indagine nazionale sulle dinamiche delle relazioni domestiche (ENDIREH) ha riportato che il 30,9% delle donne in età riproduttiva che hanno partorito negli ultimi cinque anni ha subito qualche forma di violenza ostetrica, con l'IMSS in testa alla lista (40,8%).
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