L'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite avverte del pericolo di perdite

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Il direttore dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), Rafael Grossi, ha lanciato l'allarme lunedì circa il rischio di fughe radioattive dovute agli attacchi israeliani contro gli impianti nucleari iraniani e si è offerto di recarsi nella regione.

Nonostante l'avvertimento, l'AIEA ha affermato di non aver rilevato alcuna fuga radioattiva da quando Israele ha lanciato la sua offensiva contro l'Iran venerdì.

Grossi ha dichiarato al Consiglio dei Governatori dell'AIEA che l'agenzia ONU con sede a Vienna ha monitorato attentamente la situazione fin dall'inizio del conflitto. Ha aggiunto che il centro di crisi dell'AIEA sta lavorando 24 ore su 24 per valutare il livello di radiazioni nelle principali strutture iraniane .

L'obiettivo è quello di poter rispondere a un'eventuale emergenza entro un tempo massimo di un'ora, ha spiegato, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa spagnola Europa Press.

Le analisi hanno escluso danni all'impianto di arricchimento di Fordo e al reattore di Jondab in costruzione, mentre i danni agli impianti di Isfahan e Natanz non hanno causato perdite, almeno verso l'esterno . Nel caso di Natanz, si è verificata una "contaminazione radiologica e chimica" all'interno dell'impianto stesso, probabilmente dovuta alla dispersione di isotopi di uranio.

Questo tipo di contaminazione può rappresentare un rischio in caso di inalazione o contatto con l'acqua, ma, secondo Grossi, può essere controllata con opportuni materiali protettivi.

"L'escalation militare mette a repentaglio vite umane, aumenta la possibilità di una fuga radiologica con gravi conseguenze per la popolazione e l'ambiente e ritarda l'indispensabile lavoro verso una soluzione diplomatica che garantisca a lungo termine che l'Iran non ottenga un'arma nucleare", ha affermato.

Nel suo discorso davanti al Consiglio dei Governatori dell'AIEA, il diplomatico argentino a capo dell'agenzia dal dicembre 2019 ha anche chiesto la "massima moderazione" da parte di "tutte le parti". Ha inoltre invitato tutti i Paesi membri dell'AIEA a collaborare per avvicinare le parti.

Ha affermato di essere pronto a " viaggiare il prima possibile per valutare la situazione e garantire la sicurezza e la non proliferazione " in Iran. Riguardo alla situazione degli ultimi giorni, caratterizzata da "circostanze complicate e complesse", Grossi ha elogiato lo scambio di informazioni tra l'AIEA e le autorità iraniane.

Lo scambio di informazioni è essenziale affinché la comunità internazionale sia consapevole di ciò che accade sul campo e possa fornire "assistenza sanitaria" in caso di emergenza, ha affermato.

Grossi ha promesso che l'AIEA "non resterà ai margini" del conflitto, il secondo in tre anni tra due paesi membri dell'organizzazione dotati di impianti nucleari, come è accaduto dal 2022 tra Russia e Ucraina.

Israele e l'Occidente accusano l'Iran di aver sviluppato un programma nucleare per ottenere armi atomiche, ma la Repubblica islamica sostiene che tale programma è destinato esclusivamente a scopi civili, ovvero alla produzione di energia.

Venerdì Israele ha lanciato un'offensiva contro l'Iran , sostenendo di aver preso di mira le infrastrutture nucleari e militari iraniane, innescando una risposta iraniana con bombardamenti di città israeliane. Gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 224 persone in Iran, tra cui alti comandanti militari , scienziati nucleari e civili, secondo funzionari iraniani.

Teheran ha reagito con attacchi con droni e missili, uccidendo almeno 24 persone in Israele, secondo il governo israeliano.

L'Iran non riconosce Israele e accusa regolarmente Tel Aviv di sabotare le infrastrutture nucleari e di assassinare scienziati iraniani legati al programma nucleare.