HLB Pharma si è difesa dalle accuse di contaminazione del fentanyl.

HLB Pharma ha rilasciato una dichiarazione giovedì scorso in cui ha affermato di aver collaborato con il sistema giudiziario in seguito agli eventi che hanno coinvolto il suo fentanil contaminato. Ha inoltre difeso le sue procedure e criticato duramente le critiche ricevute, che ha descritto come "scherno mediatico" motivato da interessi politici o economici.

Nel comunicato, diffuso a più di un mese dalla scoperta della possibile contaminazione di un lotto di prodotti farmaceutici , l'azienda ha affermato di essere a disposizione delle autorità giudiziarie e di aver avviato verifiche interne ed esterne per chiarire l'accaduto. "Il nostro impegno per la salute pubblica è stato assoluto", ha dichiarato l'azienda, ricordando che l'8 maggio, dopo aver appreso di una possibile irregolarità, ha informato volontariamente l'autorità regolatoria e ha attivato il richiamo del prodotto.

HLB ha inoltre difeso la propria conformità ai protocolli richiesti dall'ANMAT e da altri enti regolatori, sottolineando che l'ambiente di laboratorio è conforme a "tutti i protocolli di asepsi e sterilità". Hanno spiegato che la possibilità che un lotto contenga batteri multiresistenti "tipici di un ambiente ospedaliero" è, a loro avviso, "semplicemente impossibile".

L'azienda ha inoltre denunciato la disinformazione da parte dei concorrenti del settore che, secondo la dichiarazione, "hanno distorto i risultati di relazioni e studi per ottenere un guadagno economico dalla situazione, senza considerare l'impatto emotivo sui pazienti".

HLB ha sottolineato di non aver rilasciato in precedenza dichiarazioni pubbliche per rispetto della delicatezza della questione e ha chiesto ai media e agli attori sociali di agire con "serietà, prudenza e professionalità" per evitare allarmi infondati.

"Uno dei nostri pilastri istituzionali è sempre stato la produzione di medicinali di qualità, sicuri e accessibili", ha concluso l'azienda, ringraziando la comunità per la fiducia e ribadendo la propria disponibilità a collaborare all'indagine giudiziaria.