Zelmira, stupore a 360 gradi: al Rof un’opera innovativa che conquista il pubblico

10 ago 2025

La scenografia avanguardista della Zelmira al Rof di Pesaro
Pesaro, 10 agosto 2025 – Un impianto scenico rivoluzionario. La scenografia avanguardista della Zelmira, la prima di debutto, stasera del Rof 2025, ha attirato ben oltre gli appassionati melomani. Alla spicciolata oggi, alle 19, signore e signori hanno raggiunto l’Auditorium Scavolini coprendo a passo svelto il tappeto rosso. Se alla involontaria competizione di eleganza tra Paola Tittarelli – presidente degli amici del Rossini Opera festival – e l’ereditiera Cecilia Matteucci – collezionista di moda e indimenticabili pezzi di haute couture – il pubblico di affezionati rossiniani è ormai piacevolmente abituato, l’arrivo del governatore Acquaroli ha altrettanto carpito attenzione.
Il presidente della Regione era stato a Pesaro per il Rof nell’anno in cui venne il presidente della Repubblica, Mattarella, nel 2021. A chi si aspettava, di lì a poco, il sopraggiungere dell’europarlamentare Matteo Ricci, già sindaco di Pesaro e sfidante alle regionali del presidente uscente, è però rimasto deluso. Da un mese il leader dem chiede un confronto pubblico a due sui temi prioritari per lo sviluppo marchigiano ad Acquaroli, cercando nello “scontro“ di soluzioni politiche, probabilmente di primeggiare. Ma ieri sera, tra i due – entrambi a Pesaro, ma in posti diversi – non c’è stato nemmeno l’ombra di un incontro, fortuito, sul red carpet. Abbiamo chiesto allora ai due contendenti cosa rappresenti per le Marche un festival come il Rof e cosa, qualora fossero eletti alla guida della Regione, sarebbero pronti a promettere. Il primo a rispondere è stato Acquaroli, elegante in abito blu notte: “Il Rof celebra la grandezza del Cigno – ha detto – è una forte leva per il turismo; per il patrimonio culturale e l‘economia del territorio che prende energia dalla passione autentica per la grande musica. L’abbiamo inserito nell‘ultimo spot delle Marche. Abbiamo la consapevolezza di avere un enorme patrimonio che dobbiamo sempre di più sostenere e promuovere”.
La sua idea Ricci ce l’ha comunicata, invece, da tutt’altro contesto. Ideatore della “Notte delle candele“, l’ex sindaco ha preferito indossare abiti informali e girare nella magica, ma più popolare atmosfera da notte di san Lorenzo. “Il Rof rappresenta un’eccellenza mondiale dal 1980 – ha osservato Ricci, parlando in ottica governativa –. È il festival marchigiano con la maggiore capacità d’attrazione riguardo ai turisti stranieri. E’ quindi una esperienza esemplare da sostenere e da rendere pilota visto che le Marche sono, oggi, la terz’ultima regione in Italia per la presenza di stranieri. Il Rof sarà al centro del nuovo progetto culturale di rilancio per le Marche: per sviluppare il settore turistico per cui abbiamo margini di crescita spaventosi”.
Stasera il pubblico ha avuto l’occasione di provare una esperienza unica, nuova anche per artisti come Anastasia Bartoli, tornata al Rof per la terza volta, da protagonista assoluta perché nelle vesti della protagonista, Zelmira. A dare lustro al parterre la senatrice Liliana Segre, il prefetto Emanuela Saveria Greco, il soprano Cecilia Gasdia, Sovrintendente della Fondazione Arena di Verona e i melomani da tutte le parti del mondo.
La nuova produzione messa in scena dal regista Calixto Bieito (al suo esordio al Rof), ha permesso a chiunque fosse seduto nell’ex hangar di vedere tutto ciò che è accaduto in scena; senza distinzione di ordini e costo del biglietto, senza l’immaginaria quarta parete ma con una visione a 360 gradi. Una pedana centrale di 350 metri quadri, grande come un campo di basket e alta un metro e venti ha infatti ospitato orchestra e cantanti. Per la prima volta in 46 anni, grazie alla straordinaria capacità del nuovo auditorium – sono 1.500 i posti – sarà ancora possibile acquistare un biglietto e partecipare ad una delle date rimaste in programma della Zelmira (il 13, il 16 e il 19 agosto): il botteghino non è ancora sold out, a differenza delle opere previste al Rossini – 750 posti – andate esaurite quasi subito. La serata ha avuto un crescendo rossiniano con un dopofestival da Ratti.

Tra gli spettatori anche la senatrice a vita Liliana Segre e Cecilia Gasdia, soprintendente a Verona (foto Luca Toni)
İl Resto Del Carlino