Giffoni Film Festival, Gubitosi passa il testimone: La poesia vi faccia da guida per cambiare il mondo

I dati sono da record. Ma in questo caso hanno un peso minore. Perché #Giffoni55 è stata una esplosione di gioia, di creatività, di condivisione, di emozione, oltre che di numeri. E proprio emozione è la parola chiave che ha fatto da virtuale colonna sonora alla conferenza stampa nella quale il fondatore di Giffoni, Claudio Gubitosi, ha ufficialmente ceduto il testimone a suo figlio Jacopo, direttore generale e a Luca Apolito, direttore artistico.
La notizia era già stata diffusa nei mesi scorsi, ma ascoltare le parole e guardare negli occhi i protagonisti di questa nuova rivoluzione di Giffoni significa molto per tutti. Per chi ci lavora da più o meno tempo. Per chi lo sfiora. Per chi partecipa con un entusiasmo sempre più intenso, come testimoniano migliaia di mail, messaggi, abbracci. Una famiglia allargata, dove regna l’amore e una grande regola: valorizzare le professioni, ma prima di queste, le unicità. “Stamattina sono stato nelle sale a parlare, come di consueto, con i juror. Mi ha colpito un ragazzo della sezione Elements +10 che mi ha detto: direttore, non ci abbandonare. E’ arrivato il tempo giusto di lasciare la direzione, ma sono tranquillo e dovete esserlo anche voi. Il mio team, negli anni, è cresciuto moltissimo e ha tutte le competenze per portare avanti, con mani decise e capacità di visione, questa straordinaria storia italiana che ho inventato 55 anni fa. Non abbandonerò nessuno e oggi mi sento leggero. Il cielo grigio accompagna questa dolce melanconia – ha detto Gubitosi –. Confesso, questa è stata un’edizione per me sconosciuta, nel senso che il nostro grande Giffoni è ritornato con tutta la fiducia possibile e una rete solidissima di relazioni. All’inizio ho anche sbagliato nella valutazione, perché questo è il nuovo, grande, splendido Giffoni. Mi reputo un uomo felice. E lascio la direzione con un presupposto non da poco: abbiamo contato, ma i dati non sono ancora definitivi, almeno 30mila persone al giorno. Questa felicità diffusa mi rende orgoglioso, mi spinge con ancora maggiore convincimento a credere che il mondo può e deve cambiare. Siamo il luogo dell’ascolto e chiunque sia passato da qui si è fatto contagiare dal tema di quest’anno, Becoming Human. Abbiamo raggiunto oltre 900 milioni di persone in tutto il mondo. A mio figlio Jacopo – ha continuato il fondatore di Giffoni – trasferisco il testimone familiare in qualità di direttore generale. A Luca Apolito, quello di direttore artistico. Sono sicuro che saranno in grado di gestire al meglio questa enorme mole di attività che si snodano durante l’intero arco dell’anno. Entro novembre Giffoni diventerà una Fondazione. Vi lascio un input: sacrifici, amore, occhi aperti, disponibilità nei confronti di tutti. E poesia, perché senza la poesia non si arriva da nessuna parte e non si può certamente salvaguardare l’unicità di questa splendida anomalia”.
Tra applausi e lacrime, la parola è poi passata a Jacopo Gubitosi: “Lo sapevamo, ma non si è mai pronti ad arrivare a questo. Abbiamo dedicato la nostra mattinata a incontri con i juror, abbracci e sorrisi, perché questa è sempre stata e sarà la nostra cifra. Quest’anno ho chiesto uno sforzo importante a tutti, perché abbiamo avuto un programma super ed era quello che i nostri ragazzi e le nostre ragazze volevano. Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo e vinto sfide difficili. Ogni anno ci viene chiesto di demolire un format e di dare sempre di più, perché siamo un processo in continua evoluzione e continueremo a esserlo. Del resto, se tutti vengono contagiati da questa energia, vuol dire che ci muoviamo nella giusta direzione. Siamo una grande famiglia e questo ci rende speciali”.
Luca Apolito ha centrato il suo discorso sull’innamoramento, quasi un colpo di fulmine, che lega chiunque metta piede a Giffoni con un progetto che è molto più di un festival. “In 55 anni tante generazioni si sono raccontate in un flusso che è continuamente in trasformazione. Stiamo perennemente diventando umani, per citare il tema di questa edizione e non amiamo le critiche che vengono mosse alle giovani generazioni. Sono i testimoni del cambiamento, di un cambiamento che riguarda tutti noi, il mondo che ci circonda e che ci farà da guida per il futuro”.
Commosso Pietro Rinaldi, presidente dell’Ente autonomo Giffoni Experience: “Da giurato sono diventato presidente. Basta questo per farvi capire il mio legame con Giffoni, che è la casa per migliaia di giovani, ma anche per un team di grandi professionisti. Giffoni è identità, è cultura. E’ soprattutto un’idea che non morirà mai”.
Qualche dato: 320 ospiti in dieci giorni; 7 milioni di Fb views; 16 milioni di Instagram views; 1,816 milioni di impressions da sito italiano e 255mila da sito inglese; 200 servizi sulle principali reti nazionali e locali; 533 articoli pubblicati sulle testate nazionali, regionali e locali; 3833 notizie che hanno riguardato siti web e agenzie. Una narrazione fortissima, come fortissima è questa autentica storia italiana che ha tanta strada ancora da percorrere.
İl Denaro