Elio (senza le Storie tese) suona il violoncello a Rovigo: applausi scroscianti

Rovigo, 23 settembre 2025 – Elio, senza le Storie tese, si è seduto davanti al leggio, ha preso l’archetto. E ci ha provato, a suonare il violoncello. Scroscianti applausi. ‘Visto, ci sono riuscito’, ha detto verso il pubblico che ha affollato il teatro sociale.
Così si è chiusa la dodicesima edizione del festival Rovigo Cello City, una serata tra note doc e divertimento al termine di un’intensa settimana di musica, con eventi di altissimo livello, che hanno avuto come protagonisti, fra gli altri, solisti del calibro di Maximilian Hornung, Peter Somodari ed Ettore Pagano.
Imbragato in un violoncello Elio è sceso anche tra il pubblico, ha spiegato il titolo dell’evento. Che non poteva che essere VioloncElio, protagonista certo lui, alias Stefano Belisario, ma anche il quintetto d’archi, un ensemble pop, alcune voci emergenti, e naturalmente I Violoncelli di Rovigo Cello City.
Lo spettacolo, ideato appositamente per Rovigo, è nato grazie all’amicizia che lega Elio al Direttore Artistico del festival, Luigi Puxeddu.
Un evento frutto della collaborazione fra un grande e versatile artista come Elio, il Dipartimento Pop del Conservatorio Venezze, sul palco i suoi migliori allievi e docenti, il Teatro Sociale e l’associazione Venezze.
Al termine i cavalli di battaglia di quello che Elio ha definito il miglior gruppo musicale italiano, tra questi ‘La terra dei cachi’, il pubblico entusiasta a battere le mani a tempo con un grande matador del palcoscenico di Rovigo, d’Italia.
İl Resto Del Carlino