Ed Sheeran strega Roma, all'Olimpico live maestoso

Non è ancora buio, quando dallo stadio Olimpico di Roma il countdown segna lo zero e partono i primi fuochi d'artificio. Antipasto di quello che Ed Sheeran ha preparato per l'unica tappa italiana del Mathematics tour. "Ciao Roma, come stai?", è il saluto in italiano del cantautore britannico, che - sfoggiando una t-shirt con la scritta Rome a grandi lettere - si scusa per non essere abbastanza fluente nella nostra lingua. Lo stadio è gremito, fino all'ultimo posto dell'ultima fila. Tutto. Perché il palco è al centro, una sorta di vinile che nella parte esterna gira come sul giradischi per non dare le spalle a nessuno. Alla fine dei conti saranno 79mila gli spettatori, "il più alto numero di biglietti in una sera", ringrazia Sheeran, che durante le quasi tre ore di show non si risparmia. Ed è incredibile vederlo lì in mezzo, lui da solo, a intrattenere uno stadio intero. I musicisti compaiono a tratti, "relegati" ai quattro angoli di un ring immaginario.
Incredibile, ma non troppo, quando la formula è ormai rodata e infallibile: una chitarra, quattro pedali looper, una manciata di successi e la capacità di incantare quasi 80mila persone contemporaneamente.
Il via al live lo ha dato Castle in the Hill, seguita da Blow e da Shivers, tra luci, fiamme di fuoco, chitarre elettriche e schermi giganti che ricordano la forma di un plettro, sui quali rimbalza la sua immagine. L'Ed Sheeran misurato è storia passata, il Mathematics tour è quello che si definisce uno show "internazionale", non tanto per la provenienza dell'artista, ma per la grandiosità dell'impianto messo in scena. "Ho scritto alcune di queste canzoni quando ero un adolescente, a 15-16 anni. Le scrivevo per nessuno, le cantavo per nessuno. E ora sono qui, davanti a tutti voi...", sottolinea Sheeran, prima di attaccare The A-Team (il brano che stamattina ha intonato insieme ad Alfa, suo grande fan, con il video diventato virale sui social). La scaletta è un'incursione tra i suoi album, in particolare tra quelli della serie matematica (+, x, -, :, =), tra ballad acustiche in cui mette in mostra la sua estensione vocale, incursioni folk e guizzi rap che non nascondono il suo amore per Eminem. C'è spazio per i successi planetari come Happier, Sing, Perfect o Galway Girl, ma anche per gli ultimi brani come il brano appena uscito Sapphire, Azizam e Old Phone. Per il pubblico romano anche un regalo: Drive, che sarà nella colonna sonora del film F1 e uscirà il prossimo venerdì. "Siete i primi nel mondo ad ascoltarla, immaginate di guidare al tramonto...", dice tra le urla del pubblico, aggiungendo che sarà nel nuovo album Play, in uscita il 12 settembre che apre la nuova serie concettuale ispirata ai comandi del lettore musicale: Play, Rewind, Pause, Forward e Stop.
Sul palco, quasi a fine serata - dopo Tory Kelly che lo ha affiancato in I Was Made for Loving You e Myles Smith in Stargazing -, arriva Ultimo, "un grande onore averlo qui con me", con il pubblico in delirio. Insieme i due (che in passato hanno collaborato in 2step) cantano Piccola Stella, uno dei brani più amati del cantautore romano. Con Ultimo ad accompagnarlo al piano, l'artista dai capelli rossi intona poi la struggente Perfect, nella versione con parte del testo in italiano (affidata ad Ultimo) già proposta in passato con Andrea Bocelli.
Tre ore e 32 canzoni dopo, Sheeran ha chiuso con Shape of You e Bad Habits. Non prima di aver ribadito: "Amo l'Italia e sono felice di essere qui".
ansa