Il telescopio James Webb cattura una nuova, minuscola luna attorno a Urano: "Una prospettiva diversa sul sistema solare"

Il telescopio spaziale James Webb della NASA ha rilevato una nuova luna in orbita attorno a Urano, portando il numero totale di satelliti del pianeta a 29.
La scoperta è stata resa possibile grazie alle osservazioni effettuate nel febbraio 2025 e il nuovo corpo celeste è stato provvisoriamente denominato S/2025 U1 , in attesa del suo nome ufficiale da parte dell'Unione Astronomica Internazionale (IAU), l'ente responsabile della nomenclatura astronomica mondiale.
La nuova luna, con un diametro stimato di soli 10 chilometri , diventa la più piccola all'interno del complesso sistema di lune interne di Urano. Le sue piccole dimensioni l'avrebbero tenuta fuori dalla portata delle osservazioni precedenti, comprese quelle effettuate dalla sonda spaziale Voyager 2, che sorvolò il pianeta il 24 gennaio 1986.
"È una luna piccola, ma è una scoperta significativa, qualcosa che nemmeno la sonda spaziale Voyager 2 della NASA ha visto durante il suo sorvolo circa 40 anni fa", ha affermato Maryame El Moutamid, ricercatrice del Southwest Research Institute (USA), che ha guidato l'analisi dei dati ottenuti dalla sonda James Webb.

La sua orbita circolare, a 56.000 km dal centro di Urano, suggerisce che si sia formato in quella stessa regione. Foto: iStock
La nuova luna si trova a 56.000 chilometri dal centro di Urano e ha un'orbita quasi circolare, il che suggerisce, secondo gli scienziati, che potrebbe essersi formata vicino alla sua posizione attuale. Questo dettaglio contribuisce all'ipotesi che le lune interne del pianeta siano emerse in un ambiente dinamico e potenzialmente caotico.
In totale, ci sono 14 lune che orbitano nella regione più vicina al pianeta , situate all'interno delle lune più grandi come Miranda, Ariel, Umbriel, Titania e Oberon, i cui nomi derivano dai personaggi di William Shakespeare e Alexander Pope.

Nel 1986 la luna nuova era invisibile alla sonda Voyager 2 a causa delle sue piccole dimensioni e della sua bassa luminosità. Foto: iStock
La NASA ha spiegato che le dimensioni ridotte del satellite hanno probabilmente impedito il suo rilevamento anticipato sia da parte della sonda Voyager 2 sia da parte dei telescopi terrestri.
In questo contesto, Matthew Tiscareno del SETI Institute (Stati Uniti) ha sottolineato che nessun altro pianeta del sistema solare ha tante piccole lune interne come Urano e che le sue complesse interazioni con gli anelli "indicano una storia caotica che confonde il confine tra un sistema di anelli e un sistema di lune".

S/2025 U1 è la quattordicesima luna interna di Urano e la più piccola scoperta finora. Foto: NASA
Per gli esperti, questa scoperta è un'ulteriore prova del ruolo cruciale svolto dal telescopio James Webb nell'esplorazione del sistema solare esterno.
"Questa scoperta sottolinea come l'astronomia moderna continui a basarsi sull'eredità di missioni come la Voyager 2, che sorvolò Urano il 24 gennaio 1986 e offrì all'umanità la prima visione ravvicinata di questo mondo misterioso", ha affermato El Moutamid. Ha aggiunto che Webb sta attualmente fornendo "una nuova prospettiva sul sistema solare esterno" e "estendendo ulteriormente quella frontiera".
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