Dieci termini per comprendere il fenomeno della disinformazione nell’era digitale

La disinformazione non è un fenomeno nuovo, ma nel contesto digitale è diventata una minaccia complessa e un rischio significativo per le democrazie e la fiducia nelle istituzioni.
A differenza di altre lingue, come l'inglese, che utilizzano fino a tre termini per differenziarne le caratteristiche ( malinformazione, misinformazione e disinformazione ), in spagnolo si usa impropriamente il concetto per descrivere anche altri presupposti come, ad esempio, l'ignoranza di un fatto.
Tuttavia, la falsità, la manipolazione e la distorsione della realtà assumono molteplici forme, a volte difficili da identificare a causa della loro sottigliezza. Partendo da questa premessa, 11 ricercatori provenienti da dieci diverse istituzioni hanno raccolto 125 termini relativi alla disinformazione in un capitolo di un libro che fa parte della pubblicazione annuale del "Forum contro le campagne di disinformazione nel campo della sicurezza nazionale".
– Attacco a farfalla. Una tecnica simile all'astroturfing, ma con un approccio diverso: anziché sostenere questioni o gruppi con l'illusione di un movimento popolare, viene utilizzata per infiltrarsi, dividere e disattivare comunità, campagne e gruppi esistenti.
– Raccolta delle ciliegie. Fallacia della prova incompleta o dell'attenzione selettiva: considerare validi solo i dati o le prove che confermano la propria idea o posizione, scartando le informazioni che la contraddicono.
– Darvo (Negare, attaccare e invertire vittima e colpevole). La sua traduzione letterale è "Negare, attaccare e invertire la rotta tra vittima e aggressore". Si tratta di una tecnica reattiva e manipolativa che consiste nel negare le prove e nel difendersi attaccando, invertendo i ruoli di vittima e aggressore. Viene utilizzato per mettere a tacere persone o gruppi.
– Difesa di Chewbacca. Tecnica di propaganda difensiva che consiste nel presentare argomenti insensati allo scopo di confondere l'attaccante o l'accusatore. Si basa sul bombardare di bugie o fallacie presentando argomenti, esempi e associazioni che non hanno nulla a che fare con l'argomento in discussione, allo scopo di distogliere l'attenzione e seminare dubbi.
– Deplatforming. L'atto di rimuovere, limitare, bloccare o privare deliberatamente determinati attori dell'accesso a individui, organizzazioni o gruppi che violano le policy di utilizzo di piattaforme online, fornitori di servizi e servizi critici. Questa misura riguarda la pratica della moderazione dei contenuti, determinandone l'idoneità per un sito, una località o una giurisdizione specifici e riducendone la diffusione e l'impatto.
– Fattoide. Credenza popolare priva di fondamento fattuale. Un'affermazione o un fatto falso, inaccurato o banale che diventa un fatto presumibilmente incontrovertibile perché ripetuto in più fonti.
– Gish Gallop. Tecnica di risposta alla propaganda e al dibattito che prevede la trasmissione di una moltitudine di messaggi in un breve lasso di tempo, in cui la quantità e la velocità degli argomenti prevalgono sulla loro veridicità. Il suo nome deriva dal suo creatore, Duane Gish, che utilizzò questa tecnica contro i difensori della teoria dell'evoluzione.
– Impersonificazione (clone, furto di identità, sosia). Tecnica di manipolazione delle informazioni che clona o impersona entità legittime, come organi di stampa, organizzazioni pubbliche e individui, allo scopo di ingannare il pubblico e diffondere informazioni false o fuorvianti.
– Manipolazione delle informazioni. Descrive un modello di comportamento, per lo più non illegale, che mira a minacciare o avere un impatto negativo sui valori democratici e sui processi politici. Tale attività è di natura manipolativa, portata avanti intenzionalmente e in modo coordinato da attori stranieri e dai loro rappresentanti all'interno e all'esterno del loro territorio.
– Pseudoscetticismo. Si riferisce alle posizioni negazioniste che si definiscono scettiche. Non va confuso né con lo scetticismo insito nella pratica scientifica né con lo scetticismo filosofico.
Questo articolo è stato scritto da nove autori provenienti da istituti di istruzione superiore spagnoli e pubblicato su The Conversation, un'organizzazione no-profit che si propone di condividere idee e conoscenze accademiche con il pubblico. Questo articolo è riprodotto qui con licenza Creative Commons.
eltiempo