Accenture avverte che il 90% delle aziende non è preparato ad affrontare attacchi informatici basati sull'intelligenza artificiale.

L'intelligenza artificiale promette di rivoluzionare il business, ma sta anche ampliando le lacune nella sicurezza digitale. Secondo il rapporto "State of Cyber Resilience 2025" di Accenture, nove organizzazioni su dieci in tutto il mondo non dispongono delle capacità necessarie per proteggersi dagli attacchi informatici basati sull'intelligenza artificiale.
Lo studio, basato su sondaggi condotti su 2.286 dirigenti della sicurezza informatica e della tecnologia di grandi aziende in diverse regioni, avverte che la maggior parte delle organizzazioni si trova in quella che la società di consulenza chiama la "zona esposta": aziende con strategie deboli e difese limitate di fronte a un panorama delle minacce in crescita in termini di velocità, scala e sofisticatezza.
I dati sono schiaccianti: il 77% delle organizzazioni non adotta pratiche di base per la sicurezza dei dati e dell'intelligenza artificiale. Solo il 22% ha definito policy chiare per l'utilizzo dell'intelligenza artificiale generativa. Solo un'azienda su quattro implementa pienamente la crittografia e i controlli di accesso per proteggere le informazioni sensibili.
L'immaturità informatica è evidente in ogni regione. In America Latina, il 77% delle aziende non ha né una strategia solida né solide capacità tecniche; nella regione Asia-Pacifico, la percentuale raggiunge il 71%. Nord America ed Europa mostrano un leggero vantaggio, ma solo il 14% e l'11% delle loro organizzazioni, rispettivamente, raggiungono un livello considerato "maturo".
"Le crescenti tensioni geopolitiche, la volatilità economica e gli ambienti operativi sempre più complessi, uniti agli attacchi basati sull'intelligenza artificiale, stanno rendendo le organizzazioni più vulnerabili ai rischi informatici. Questo rapporto rappresenta un campanello d'allarme: la sicurezza informatica non può più essere un fattore secondario. Deve essere integrata fin dalla progettazione in ogni iniziativa basata sull'intelligenza artificiale", ha affermato Ariel Goldenstein, Cybersecurity Leader di Accenture Colombia.
Tuttavia, le prospettive non sono del tutto negative. Solo il 10% delle aziende è riuscito a entrare nella cosiddetta "Reinvention Ready Zone", con difese più resilienti e adattabili. Queste organizzazioni, secondo Accenture, hanno il 69% di probabilità in meno di subire attacchi avanzati e segnalano un aumento del 15% della fiducia dei clienti, a dimostrazione del fatto che investire in sicurezza genera anche valore aziendale.
La sfida è chiara: in un ambiente in cui l'intelligenza artificiale avanza più rapidamente delle difese informatiche, la maggior parte delle organizzazioni dovrà ripensare la propria strategia se vuole evitare che la promessa dell'intelligenza artificiale diventi la loro maggiore vulnerabilità.
eltiempo