Il debutto di Simone Bellotti da Jil Sander è stato un vero e proprio lavaggio del palato sartoriale

Quando un nuovo stilista prende il timone di una grande casa di moda (come accade quasi ovunque in questo mese della moda, con la primavera 2026 che segna oltre 15 debutti previsti), l'aspettativa è che rinnovi il lavoro del predecessore e presenti una collezione completamente e totalmente sua. Ma le prime immagini del debutto di Simone Bellotti per Jil Sander rivelano già una storia diversa. Lo stilista italiano, ex Bally, ha adottato un approccio molto più democratico, sposando la propria sensibilità con quella del marchio per creare un mix armonioso tra i due.
Nei primi post sui social media che presentavano la collezione, il brand l'ha descritta come "un'espressione di contrasti attentamente elaborata", ed era, in effetti, piena di un senso di gioia e ottimismo che spesso manca nei design minimalisti odierni. Sebbene i look fossero in gran parte sobri, composti da giacche sartoriali a collo alto, gonne al ginocchio e maglie a tinta unita, le combinazioni di colori erano vivaci ed elettriche, offrendo una visione fresca che si faceva strada attraverso il massimalismo visto finora altrove in questa stagione.
Qui scopri tutto quello che c'è da sapere sulla sfilata Jil Sander primavera 2026 durante la settimana della moda di Milano e sulla collezione di debutto dello stilista Simone Bellotti.
Un ritorno a casa di Jil SanderLa passerella, che si è tenuta nella storica Piazza Castello a Milano, è tornata nella sede centrale del marchio per la prima volta dal 2017. Si tratta di una mossa decisiva per il debutto di Bellotti e che indubbiamente segnala i suoi piani di tornare ai codici fondamentali della casa e di onorare sia la sua eredità italiana sia quella del marchio.
Colori primari vivaci e pastello non troppo dolci sono stati sovrapposti e combinati per ottenere l'effetto più armonioso. Con l'arrivo della primavera, indosseremo tutti più colori, e queste sono le combinazioni cromatiche specifiche che cercheremo di imitare: rosso ciliegia e blu oltremare; blu navy violaceo e un tenue giallo burro; verde avocado e rosa latte fragola.
Durante il suo periodo da Bally, Simone Bellotti si è guadagnato una fedele fanbase di addetti ai lavori del settore, particolarmente attratti dalle sue calzature. Era davvero bello, soprattutto le scarpe da barca alte, di cui i nostri redattori hanno parlato molto su Slack. Fortunatamente per i nostri armadi (ma non per le nostre carte di credito), Bellotti ha portato la stessa energia a Jil Sander. Questa collezione presentava una selezione di scarpe basse come le Wallabees in morbida pelle,derby minimaliste e oxford a punta quadrata che, lo so già, andranno a ruba in primavera.
Bellotti ha perfezionato la sua inconfondibile sartorialità, sobria ma al tempo stesso architettonica, presso Bally, e lo stilista si è presentato al suo nuovo incarico con un curriculum da mostrare. Questa collezione è stata caratterizzata da silhouette eleganti, altrettanto sobrie ma comunque molto interessanti, come giacche con maniche curve e vita a clessidra, o abiti con spacchi sul petto abbinati a bralette coordinati. Mentre molti dei suoi colleghi si orientano verso un massimalismo sfacciato, Bellotti comprende la potenza di capi che non hanno bisogno di essere troppo espressivi per essere ascoltati.
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