Nuova regolamentazione nella produzione di panna e panna rappresa: ora sarà prodotta con un unico olio

Il Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il "Comunicato del Codice Alimentare Turco sulla Panna e sulla Panna", emanandolo. Questo nuovo regolamento mira a combattere le frodi alimentari ridefinendo la produzione e l'etichettatura della panna e dei prodotti a base di panna.
Secondo il nuovo regolamento, i prodotti a base di panna e kaymak devono essere realizzati esclusivamente con latte vaccino, ovino, caprino o bufalino. I prodotti non devono contenere grassi animali o vegetali diversi dal grasso del latte. Inoltre, è vietata l'aggiunta di proteine diverse dalle proteine del latte. Queste normative mirano a preservare la naturalità dei prodotti e a prevenire fuorviazioni per i consumatori.
Le regole di etichettatura sono state ridefiniteIl Comunicato introduce importanti cambiamenti, soprattutto per quanto riguarda l'etichettatura.
Il termine "panna" non può essere utilizzato in prodotti simili: Il termine "panna" non può essere utilizzato sulle etichette, nelle pubblicità e nelle promozioni di prodotti realizzati per altri scopi e al di fuori dell'ambito della circolare.
Gli aromi devono essere dichiarati: nelle creme aromatizzate, gli aromi utilizzati e le loro percentuali devono essere chiaramente indicati sulla parte anteriore dell'etichetta, insieme al nome del prodotto. Tuttavia, gli aromi non possono essere aggiunti direttamente alla crema.
Le immagini delle specie animali sono state limitate: solo il nome e le immagini dell'animale possono essere utilizzati su creme e creme coagulate prodotte con il latte di una singola specie animale. I prodotti realizzati miscelando il latte di specie diverse non potranno riportare immagini delle specie animali sulle loro etichette; saranno inclusi solo i nomi delle specie utilizzate.
Le aziende alimentari hanno tempo fino al 31 dicembre per conformarsi al nuovo regolamento. I prodotti realizzati prima di tale data rimarranno sul mercato fino alla fine della loro durata di conservazione.
Fonte: Decisione
Tele1