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Ricostruzione. L'agguato ai tifosi del Porto

Ricostruzione. L'agguato ai tifosi del Porto

A riprova di tutta la partita, il risultato a sorpresa è rimasto invariato fino alla fine, costringendo le squadre a ricorrere ai calci di rigore, dopo un tempo supplementare equilibrato, per decretare il vincitore. Lì, la maestria di Gonçalo Alves ha avuto la meglio su un Ângelo Girão, che ha lanciato il suo bastone in aria non appena si è reso conto di aver messo fine alla sua carriera con una sconfitta contro il rivale.

I festeggiamenti dei biancoblu sul ring sono stati interrotti dal discorso di addio del portiere dello Sporting, che ha ringraziato il club e chiesto "più rispetto" alle decine di tifosi del Porto che lo avevano fischiato sugli spalti, in uno dei momenti più tesi dei soliti scontri verbali durante questo tipo di partite.

"Purtroppo, in risposta (super inappropriata, vergognosa e molto peggio) al comportamento di circa 20 tifosi del Porto, c'è stato un attacco che avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi", ha scritto un tifoso dello Sporting sui social media, ricordando gli insulti al Girão durante il discorso come possibile spiegazione dell'attacco.

Dopo la partita, durata più di due ore e mezza, i cinque tifosi del Porto diretti a Lisbona hanno iniziato il viaggio di ritorno verso le 18:30. Ma a soli cinque minuti dal Padiglione João Rocha, in Alameda das Linhas de Torres e poco prima dell'incrocio con Estrada da Torre, la Ford scura è stata attaccata.

I cinque tifosi del Porto sono stati aggrediti mentre si fermavano a un semaforo. Un sito web specializzato in fan club afferma che sono stati coinvolti 30 tifosi dello Sporting, mentre le autorità ammettono che ne siano state coinvolte decine. Le immagini che circolano sui social media mostrano almeno 15 persone che si sono avventate contro l'auto dei tifosi del Porto, rompendo i finestrini, aggredendo gli occupanti e gettando materiale infiammabile all'interno. In un attimo, l'auto è stata avvolta da una nuvola di fumo.

A poche decine di metri di distanza, alcune persone osservano l'attacco in corso. "Oh mio Dio, guardate qui. Oh mio Dio! Gesù Cristo! Oh mio Dio! Qualcuno chiami la polizia", ​​grida una donna che osserva la violenza che si scatena in un viale cittadino, meno trafficato in quel momento perché è festa nazionale.

Sullo sfondo di un video registrato dal retro di un'auto, si vede del movimento sulla strada: diverse auto passano accanto alla Ford bersaglio dell'attacco e, poco dopo, a un autobus. Vicino a una delle fermate dell'autobus vicine alla scena, diverse persone assistono all'agguato. Nel caos, le suppliche della donna che registra il video si fanno più forti: "L'auto è in fiamme, uscite da lì", urla.

Da un altro aereo, è possibile vedere un'altra auto che viaggiava nella stessa direzione, davanti alla Ford su cui viaggiavano i tifosi del Porto, ma che non è stata presa di mira dagli aggressori. Sebbene l'FC Porto si riferisca ai "veicoli", al plurale, che si dirigevano verso Invicta e che sono stati "lanciati con pietre e colpiti con dispositivi pirotecnici", il PJ ha spiegato all'Observador di non essere a conoscenza di altre auto colpite.

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