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Zelensky firma il decreto per ritirarsi dalla convenzione anti-mine

Zelensky firma il decreto per ritirarsi dalla convenzione anti-mine

Secondo un documento pubblicato dalla presidenza, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato domenica un decreto che invita Kiev a ritirarsi dalla convenzione internazionale che vieta le mine antiuomo, dopo oltre tre anni di invasione russa.

Il documento indica che il leader ucraino ha attuato domenica la decisione del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina di ritirarsi dalla Convenzione sul divieto di impiego, stoccaggio, produzione e trasferimento delle mine antiuomo e sulla loro distruzione.

Tuttavia, prima di un ritiro effettivo devono ancora essere adottati diversi provvedimenti, tra cui il voto favorevole del parlamento ucraino sulla decisione e la successiva notifica da parte di Kiev all'ONU.

La Convenzione sulla messa al bando delle mine, un trattato ratificato da oltre 30 paesi con l'obiettivo di eliminare l'acquisizione, la produzione, l'immagazzinamento e l'uso di queste armi, è attualmente a rischio a causa dell'avanzata dell'invasione russa dell'Ucraina.

Anche altri paesi della regione, come Polonia, Lettonia, Estonia e Finlandia, stanno cercando di ritirarsi da questa convenzione per garantire la sicurezza dei propri confini da possibili aggressioni.

Questi paesi, che condividono un confine con la Russia e sono membri della NATO, sostengono che la convenzione limita le loro capacità di difesa in un momento di grande instabilità geopolitica.

Noto anche come Trattato di Ottawa, l'accordo è stato sottoscritto da oltre 160 paesi e non limita l'uso delle mine anticarro, essendo il loro impiego regolamentato da altri trattati internazionali.

La maggior parte dei paesi africani e asiatici hanno firmato l'accordo, sebbene grandi potenze come Russia, Cina, India, Stati Uniti e Israele ne siano rimaste fuori, una decisione criticata in diverse occasioni dalle organizzazioni per i diritti umani.

Sono più di 50 i Paesi colpiti dalle mine, con l'Ucraina in cima alla lista.

Amnesty International ha sottolineato che queste mine sono dispositivi che esplodono in modo indiscriminato e impreciso e sono progettati per detonare quando qualcuno si avvicina, minacciando la popolazione civile, compresi i bambini.

observador

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