Muore Koyo Kouoh, curatore della prossima Biennale di Venezia

È morto all'età di 57 anni il curatore Koyo Kouoh, nominato lo scorso dicembre primo curatore di origine africana alla Biennale di Venezia, la cui inaugurazione è prevista per il 2026.
La notizia è stata resa nota sabato scorso (10) in un breve comunicato diffuso dalla stessa Biennale, che si è detta "scioccata nell'apprendere della morte improvvisa e prematura di Koyo Kouoh".
«La sua scomparsa lascia un vuoto immenso nel mondo dell’arte contemporanea e nella comunità internazionale di artisti, curatori e studiosi, che ne hanno apprezzato lo straordinario impegno intellettuale e umano», ha aggiunto l’istituzione culturale Ca’ Giustinian.
Il museo Zeitz Mocaa di Città del Capo, di cui era direttrice esecutiva e curatrice capo, ha sottolineato che la morte è stata improvvisa e non ha diffuso dettagli sulla causa.
Originario del Camerun, Kouoh è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione della Biennale alla guida della prossima Esposizione di Venezia nel dicembre 2024. La presentazione del titolo e del tema della 61a edizione era prevista per il 20 maggio. Un progetto a cui l'artista africano aveva già lavorato negli ultimi mesi "con passione, rigore e visione".
"Tutta la Biennale di Venezia esprime le sue più sincere condoglianze alla sua famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso con lei un percorso di ricerca e di riflessione critica sull'arte contemporanea", conclude la nota.
Al momento della nomina di Kouoh, gli organizzatori hanno sottolineato che la decisione rappresentava "il riconoscimento di un ampio orizzonte di visione all'alba di un giorno pieno di nuove parole e prospettive", sottolineando che "la sua prospettiva di curatrice, studiosa e influente figura pubblica incontra le menti più raffinate, giovani e innovative".
Dopo l'annuncio della sua scomparsa, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, vicepresidente della Fondazione Biennale, ha espresso il suo cordoglio, affermando che la scomparsa lo ha "profondamente colpito e addolorato".
"Non è stata solo una grande artista e una mente brillante sulla scena internazionale, ma anche una donna capace di ascoltare e di costruire ponti tra culture lontane", ha aggiunto.
Brugnaro ha inoltre ricordato che tutti hanno accolto "con entusiasmo la sua nomina a curatrice della Biennale d'arte del 2026, certi che avrebbe portato una visione nuova e creativa, in sintonia con lo spirito della manifestazione".
"A nome mio e dell'Amministrazione Comunale, esprimo le mie più sincere condoglianze alla sua famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e lavorare con lei. Mi consulterò con il Presidente Pietrangelo Buttafuoco e il Consiglio di Amministrazione affinché il suo straordinario esempio continui a essere fonte di ispirazione e stimolo per la Biennale d'Arte del 2026", ha concluso il sindaco. .
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