Il Teatro do Bolhão produce uno spettacolo con gli immigrati in una fabbrica dismessa

Intitolata “Palcos do Mundo – Fábrica”, questa produzione comunitaria unica è stata commissionata da ADRIMAG - Associazione per lo Sviluppo Rurale Integrato delle Serras de Montemuro, Arada e Gralheira e coinvolge, oltre all'autorità locale, anche i comuni di Arouca e Castelo de Paiva.
João Carlos Pinto, coordinatore esecutivo di ADRIMAG, afferma che questa seconda produzione presso la fabbrica dismessa Martins & Rebello è stata ispirata dalla frase di Papa Francesco: "Siamo tutti immigrati. Nessuno ha una dimora fissa in questa terra" e utilizza le arti performative per integrare la comunità migrante, convinto che "l'arte abbia il potere di unire le comunità, avvicinare i vicini e aprire le porte".
"È un momento fatto con e per la comunità, che onora la memoria collettiva e, allo stesso tempo, accoglie chi viene da fuori e sceglie i nostri territori per vivere", sostiene il regista e attore Miguel Hernandez, direttore artistico dello spettacolo, la cui preparazione è iniziata ad aprile.
Oltre alla drammaturgia, il film si avvale anche di scenografie, oggetti di scena e costumi propri, per valorizzare una trama che mira a "valorizzare e rispettare gli immigrati, nonché a denunciare i problemi e le atrocità che devono affrontare oggi".
Riflessione sull'emigrazione"Lo spettacolo trae ispirazione dalle profonde sfide legate all'immigrazione e alle migliaia di rifugiati che segnano il mondo di oggi", ha dichiarato Miguel Hernandez a Lusa. "Interagendo con culture diverse, cerchiamo di risvegliare la consapevolezza, la comprensione e il dialogo tra i popoli, così che insieme possiamo tracciare un cammino di speranza verso un'umanità più sensibile e responsabile", ha riconosciuto, ammettendo la sfida di gestire una squadra composta da 81 attori professionisti, 253 dilettanti e 37 tecnici.
Nei due giorni di "Palcos do Mundo – Fábrica", le porte si apriranno alle 18:30, invitando il pubblico a "una vera e propria festa, dove potranno assaporare la cucina di tutto il mondo" e ammirare una mostra sull'immigrazione, con proiezioni di testimonianze di immigrati. Alle 22:00 inizierà la visita guidata della vecchia fabbrica, con vari interventi artistici della comunità lungo il percorso, seguiti da spettacoli di circo, musica corale e danza nella piazza principale.
È opportuno segnalare che l'edificio è in fase di acquisizione da parte del comune di Vale de Cambra per ospitare il futuro Museo Nazionale del Latte.
Intitolata “Palcos do Mundo – Fábrica”, questa produzione comunitaria unica è stata commissionata da ADRIMAG - Associazione per lo Sviluppo Rurale Integrato delle Serras de Montemuro, Arada e Gralheira e coinvolge, oltre all'autorità locale, anche i comuni di Arouca e Castelo de Paiva.
João Carlos Pinto, coordinatore esecutivo di ADRIMAG, afferma che questa seconda produzione presso la fabbrica dismessa Martins & Rebello è stata ispirata dalla frase di Papa Francesco: "Siamo tutti immigrati. Nessuno ha una dimora fissa in questa terra" e utilizza le arti performative per integrare la comunità migrante, convinto che "l'arte abbia il potere di unire le comunità, avvicinare i vicini e aprire le porte".
"È un momento fatto con e per la comunità, che onora la memoria collettiva e, allo stesso tempo, accoglie chi viene da fuori e sceglie i nostri territori per vivere", sostiene il regista e attore Miguel Hernandez, direttore artistico dello spettacolo, la cui preparazione è iniziata ad aprile.
Oltre alla drammaturgia, il film si avvale anche di scenografie, oggetti di scena e costumi propri, per valorizzare una trama che mira a "valorizzare e rispettare gli immigrati, nonché a denunciare i problemi e le atrocità che devono affrontare oggi".
Riflessione sull'emigrazione"Lo spettacolo trae ispirazione dalle profonde sfide legate all'immigrazione e alle migliaia di rifugiati che segnano il mondo di oggi", ha dichiarato Miguel Hernandez a Lusa. "Interagendo con culture diverse, cerchiamo di risvegliare la consapevolezza, la comprensione e il dialogo tra i popoli, così che insieme possiamo tracciare un cammino di speranza verso un'umanità più sensibile e responsabile", ha riconosciuto, ammettendo la sfida di gestire una squadra composta da 81 attori professionisti, 253 dilettanti e 37 tecnici.
Nei due giorni di "Palcos do Mundo – Fábrica", le porte si apriranno alle 18:30, invitando il pubblico a "una vera e propria festa, dove potranno assaporare la cucina di tutto il mondo" e ammirare una mostra sull'immigrazione, con proiezioni di testimonianze di immigrati. Alle 22:00 inizierà la visita guidata della vecchia fabbrica, con vari interventi artistici della comunità lungo il percorso, seguiti da spettacoli di circo, musica corale e danza nella piazza principale.
È opportuno segnalare che l'edificio è in fase di acquisizione da parte del comune di Vale de Cambra per ospitare il futuro Museo Nazionale del Latte.
Intitolata “Palcos do Mundo – Fábrica”, questa produzione comunitaria unica è stata commissionata da ADRIMAG - Associazione per lo Sviluppo Rurale Integrato delle Serras de Montemuro, Arada e Gralheira e coinvolge, oltre all'autorità locale, anche i comuni di Arouca e Castelo de Paiva.
João Carlos Pinto, coordinatore esecutivo di ADRIMAG, afferma che questa seconda produzione presso la fabbrica dismessa Martins & Rebello è stata ispirata dalla frase di Papa Francesco: "Siamo tutti immigrati. Nessuno ha una dimora fissa in questa terra" e utilizza le arti performative per integrare la comunità migrante, convinto che "l'arte abbia il potere di unire le comunità, avvicinare i vicini e aprire le porte".
"È un momento fatto con e per la comunità, che onora la memoria collettiva e, allo stesso tempo, accoglie chi viene da fuori e sceglie i nostri territori per vivere", sostiene il regista e attore Miguel Hernandez, direttore artistico dello spettacolo, la cui preparazione è iniziata ad aprile.
Oltre alla drammaturgia, il film si avvale anche di scenografie, oggetti di scena e costumi propri, per valorizzare una trama che mira a "valorizzare e rispettare gli immigrati, nonché a denunciare i problemi e le atrocità che devono affrontare oggi".
Riflessione sull'emigrazione"Lo spettacolo trae ispirazione dalle profonde sfide legate all'immigrazione e alle migliaia di rifugiati che segnano il mondo di oggi", ha dichiarato Miguel Hernandez a Lusa. "Interagendo con culture diverse, cerchiamo di risvegliare la consapevolezza, la comprensione e il dialogo tra i popoli, così che insieme possiamo tracciare un cammino di speranza verso un'umanità più sensibile e responsabile", ha riconosciuto, ammettendo la sfida di gestire una squadra composta da 81 attori professionisti, 253 dilettanti e 37 tecnici.
Nei due giorni di "Palcos do Mundo – Fábrica", le porte si apriranno alle 18:30, invitando il pubblico a "una vera e propria festa, dove potranno assaporare la cucina di tutto il mondo" e ammirare una mostra sull'immigrazione, con proiezioni di testimonianze di immigrati. Alle 22:00 inizierà la visita guidata della vecchia fabbrica, con vari interventi artistici della comunità lungo il percorso, seguiti da spettacoli di circo, musica corale e danza nella piazza principale.
È opportuno segnalare che l'edificio è in fase di acquisizione da parte del comune di Vale de Cambra per ospitare il futuro Museo Nazionale del Latte.
Diario de Aveiro