Il team polacco-francese si aggiudica il secondo posto nell'esercitazione di difesa informatica della NATO

Il team franco-polacco si è aggiudicato il secondo posto nell'esercitazione internazionale di difesa informatica della NATO Locked Shields 2025, tenutasi a Tallinn, in Estonia. Alla competizione hanno preso parte oltre 4.000 partecipanti provenienti da 41 paesi, membri e partner dell'alleanza.

"Si sono trattati quattro giorni di intenso lavoro sotto pressione, svolti nella realtà della guerra digitale", ha riferito venerdì in una dichiarazione l'Istituto statale di ricerca scientifica e accademica (NASK), i cui specialisti hanno contribuito al successo.

Come ha sottolineato Marcin Dudek, responsabile del team CERT Polska che opera presso la NASK e uno dei partecipanti, i Locked Shields "sono esercitazioni di altissimo livello, a cui prendono parte esperti provenienti da tutto il mondo, motivo per cui la competizione è serrata fino all'ultimo minuto". "Il risultato finale a volte è questione di pochi punti, ed è per questo che siamo ancora più soddisfatti della nostra posizione elevata", ha sottolineato.

Alle fila del team comandato da un ufficiale delle forze di difesa del cyberspazio si sono aggiunti quest'anno otto esperti del CERT Polska e due del dipartimento legale dell'istituto.

"Immaginate un paese sull'orlo della crisi: blackout, reti sovraccariche, disinformazione che inonda Internet e, dietro a tutto questo, un massiccio attacco informatico": così la NASK ha descritto il punto di partenza dell'esercitazione.

Per quattro giorni, specialisti provenienti da tutto il mondo hanno difeso lo stato fittizio di Berylia.

"Gli attacchi sono stati diversi: dall'hacking mirato alle reti energetiche e di telecomunicazione, alle campagne di disinformazione, fino alla necessità di rispondere rapidamente a incidenti legali e di comunicazione. Ma questa volta si è trattato di una guerra informatica per una buona causa, perché ogni team si è addestrato e ha imparato a rendere i Paesi reali più sicuri e meglio preparati a respingere le minacce", si legge.

Il team polacco-francese era composto da rappresentanti del Cyberspace Defense Forces Component Command, dei CSIRT (Computer Security Incident Response Team) a livello nazionale, di università tecniche, aziende di sicurezza informatica ed enti governativi.

Gli esperti della NASK hanno risposto, tra gli altri: alla guida del team di rete, al supporto del team dei sistemi speciali, tra cui il sistema di difesa della rete 5G e il sistema di difesa aerea, la sicurezza del sistema Windows e l'analisi legale.

La squadra franco-polacca era comandata da un ufficiale del Cyberspace Defense Forces Component Command (DKWOC). La cooperazione con la Francia, come sottolineato nel comunicato stampa, è stata un'opportunità per scambiare conoscenze, testare l'interoperabilità dei sistemi e operare in condizioni prossime a minacce reali.

"Il successo di quest'anno è un'ulteriore prova della posizione di forza della Polonia nel campo della difesa informatica all'interno della NATO. Locked Shields dimostra quanto siano importanti la cooperazione tra istituzioni, le competenze specialistiche e la capacità di reagire rapidamente", si legge. (PAP)

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