Salomon, secondo store a Milano. L’evoluzione lifestyle premia il brand

Secondo un recente studio pubblicato da Mediobanca e dedicato al settore Sport&Outdoor, il giro d’affari delle multinazionali di questo settore si dovrebbe attestare sui 363 miliardi di euro nel 2025 (+2% sul 2024), in controtendenza rispetto alla sostanziale stabilità attesa per il settore fashion. A trainare il comparto, è l’abbigliamento sportivo tecnico orientato alle performance, ma anche all’utilizzo quotidiano, con innovazione e ricerca che, uniti a una maggiore attenzione all’estetica rispetto al passato, influenzano anche la moda urbana. In questo segmento sembra rientrare alla perfezione il marchio Salomon, nato nel 1947 ad Annecy, in Francia, e parte del gruppo Amer Sports (Wilson, Atomic, Peak Performance), quotato al Nyse, che nel primo trimestre 2025 con un incremento dei ricavi del 23% superando gli 1,4 miliardi di dollari, trainato dai prodotti del segmento technical&apparel (+ e utile operativo in forte salita (+97%) a 214 milioni di dollari. In questo contesto, si legge nella trimestrale «lo slancio del marchio di calzature Salomon accelera a livello globale».
A testimoniare questo slancio in fase di accelerazione sono le recenti attività di Salomon in Italia, un mercato di cui Paolo Parmeggiani, director of countries and managing director Italy del marchio francese, conferma l’importanza: «Ha da sempre un ruolo importante nella storia di Salomon e in particolare nel mercato dello sci, dal quale è partita la storia del brand alla fine degli anni Quaranta. Il marchio oggi si sta espandendo: da qualche anno siamo entrati anche nel mondo più “fashion” e anche in questo segmento l’Italia è forte. Possiamo dire dunque che sia capace di abbracciare le diverse anime del brand».
Anche per questo Salomon ha scelto di raddoppiare la propria presenza nel nostro Paese aprendo un secondo negozio monomarca dopo quello aperto, sempre a Milano, a novembre 2024: «I due negozi hanno due identità diversa: quello in Brera è dedicato alla collezione sport style, quello di Gae Aulenti ha un ampio assortimento di prodotti performance. Continuiamo comunque a lavorare con retailer specialisti sul territorio e da qualche anno abbiamo stretto alcune partnership con realtà del settore fashion. Best seller come la calzature XI6, negli anni, sono diventati prodotti “urbani” e non solo tecnici». A fare la differenza, nell’andamento di Salomon, sono «ricerca e innovazione», dice Parmeggiani. Che racconta come su questi due pilastri si fondi anche l’evoluzione del marchio: «Stiamo sviluppando il segmento sport style, lavorando molto su città come Milano e Parigi che abbracciano il mondo del fashion, ma anche del running».
Parmeggiani conferma di stare assistendo a un ampliamento della platea degli sportivi: «Vediamo quotidianamente la crescita di praticanti sportivi, non solo tesserati ma anche amatori e appassionati di sport. Vediamo in generale una crescita del mercato sportivo complice una maggiore ricerca del benessere fisico». I numeri dell’Istat, relativi all’Italia, confermano che la quota di sportivi (calcolata sulla popolazione con più di tre anni, ndr) è in aumento: è passata dal 26,6% del 1995 al 37,4% del 2024.
In questo contesto Salomon sta scaldando i motori in vista di Milano Cortina 2026: «Abbiamo già lanciato una capsule dedicata a Olimpiadi e Paralimpiadi, ma a ottobre debutterà una collezione molto più ampia. E, come premium partner, ci prepariamo a vestire i volontari e i tedofori».
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