Alla Biennale di Venezia la sfida di un padiglione che scandisce il tempo

II l tempo, per l’architetta Mariam Issoufou, è scandito dall’ascolto. È stato così anche per il suo ultimo progetto: il padiglione Rolex per la Biennale di Architettura di Venezia, che inaugura domani ai Giardini (fino al 23 novembre). Il brand svizzero è partner e orologio ufficiale dell’evento già dal 2014, un legame duraturo che racconta quante similitudini esistano nella capacità di trovare soluzioni alle sfide umane e ambientali, sia nella costruzione di edifici che in quella di modelli intramontabili come l’Oyster Perpetual.

Nominata tra le quindici Creative Women of Our Time dal New York Times, Issoufou ha fondato in Niger lo studio che porta il suo nome, e insegna Patrimonio Architettonico e Sostenibilità all’Eth di Zurigo. Per questo padiglione Rolex, dice «non ho pensato un progetto per poi trovare le maestranze migliori per realizzarlo; ho fatto il contrario: ho studiato le eccellenze del posto e per questo ho costruito il padiglione attorno al vetro, al legno di vecchi palazzi, e al pavimento a terrazzo veneziano». La facciata ricorda la lunetta zigrinata di alcuni orologi, il soffitto in vetro di Vistosi è opera di maestri di Murano. La cura nel processo di costruzione è stata funzionale sia all’involucro che al contenuto, visto che un film proiettato all’interno dello spazio lo racconta. Perfettamente in tema con il titolo della Biennale, Intelligens. Natural.

Artificial. Collective, Rolex ospita il documentario Bourj Hammoud: valorizzare ciò che già esiste. Lo ha realizzato tra il 2023 e il 2024 la giovane architetta armeno-libanese Arine Aprahamian che, proprio grazie al programma Perpetual Arts di Rolex, ha potuto contare sulla supervisione della vincitrice del Premio Pritzker 2021, la francese Anne Lacaton. Bourj Hammoud è il quartiere densamente popolato di Beirut dove Arine è cresciuta, diventato il suo campo di ricerca e oggi prova di come piccoli interventi strategici possano migliorare la vita quotidiana delle persone. Nel padiglione, il cui general contractor è Unifor, si possono vedere altri due filmati dedicati al rinnovamento di altrettante boutique: quella di Milano in Galleria Vittorio Emanuele e quella di Tokyo.
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