West Nile, test in Fvg prima di donare il sangue

Con la diffusione del Virus West Nile e il riscontro di un caso a San Michele al Tagliamento, in Veneto, in Friuli Venezia Giulia tutti i donatori di sangue della regione vengono sottoposti a un test in più, specifico per individuare il virus, per garantire la sicurezza. Nessuna sospensione dunque alle donazioni, come avviene in altri territori.
Sono 31 le province italiane, tra cui Udine, Roma, Napoli, Torino e Venezia, sottoposte a misure di prevenzione contro il virus. Lo ha comunicato il Centro Nazionale Sangue. A livello nazionale è previsto che i donatori che abbiano soggiornato anche una sola notte, durante la stagione 2025, in una delle aree interessate, debbano essere sottoposti a test NAT per escludere l’infezione, oppure, in alternativa, dovranno osservare una sospensione di 28 giorni dalla donazione. La misura riguarda anche i viaggiatori provenienti da Stati Uniti, Canada e Grecia, dove il rischio è considerato costante.
Diversa la strategia attuata in Friuli Venezia Giulia, dove non ci sarà alcuna sospensione, ma test effettuati su tutti. “Non ci saranno grandi ripercussioni in Friuli Venezia Giulia – spiega Manuela Nardon, presidente di AFDS Udine. Tutti i donatori saranno sottoposti al test specifico, così le donazioni possono continuare in piena tranquillità”. Il provvedimento è una misura precauzionale e temporanea, per tutelare i riceventi e garantire la massima sicurezza nella filiera del sangue.
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