Rincari in vista per i musei civici di Milano. L’ipotesi allo studio: gli ingressi negli spazi del Castello potrebbero passare da 5 a 8 euro

Milano, 16 maggio 2025 – Rincari in vista per l’ingresso nei musei civici e alle mostre. La Giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sala ieri ha approvato una delibera – o meglio, un’informativa – firmata dall’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi che fissa le linee guida per la rimodulazione “al rialzo” delle tariffe per gli spazi culturali di proprietà comunale. Linee guida senza cifre già definite nei dettagli. La definizione del prezzo dei nuovi ticket spetterà al Consiglio comunale e arriverà al termine di un confronto in aula.
Quando entreranno in vigoreL’obiettivo dell’esecutivo di Palazzo Marino, in ogni caso, è che la delibera in Consiglio passi entro un mese e le nuove tariffe possano entrare in vigore tra metà giugno e inizio luglio. L’iter politico-amministrativo è il seguente: riunione della commissione Cultura, dibattito in Consiglio comunale e delibera finale di Giunta con le tariffe definitive. A quel punto i nuovi prezzi saranno effettivi anche nelle biglietterie dei singoli musei.

Qualche ipotesi di rincaro? L’ingresso nei Musei del Castello Sforzesco potrebbero passare da 5 a 8 euro. Ma – ripetiamo – sarà l’assemblea di Palazzo Marino a stabilire le cifre finali. In ogni caso dovrebbero essere riviste le tariffe di tutti i musei civici. I nuovi prezzi riguarderanno anche il “nuovo“ Museo del Novecento che raddoppierà nel Secondo Arengario in piazza Duomo: i lavori sono ancora in corso, il progetto finale prevede anche la realizzazione della passerelle aerea tra i due Arengari che sorgerà tra piazza Duomo e piazza Diaz.

Non solo. Nell’informativa sulle linee guida passata ieri in Giunta, viene citata esplicitamente la Museo Card da 15 euro all’anno, tariffa già indicata nell’atto approvato ieri dalla Giunta. Uno strumento, la Museo Card, su cui il Comune punta molto per aumentare la frequentazione nei musei civici. La nuova card darà diritto anche a uno sconto del 20% sul prezzo di ingresso alle mostre temporanee. Da Palazzo Marino fanno notare che quella da 15 euro è una “tariffa flat”, cioè un piano tariffario in cui si paga un importo fisso per un determinato servizio, indipendentemente dall’utilizzo che se ne fa.
Il dibattitoLa notizia dei rincari per i musei civici non è nuova. Sacchi e il responsabile della Direzione Cultura Domenico Piraina l’avevano annunciata lo scorso 18 novembre, durante una commissione Cultura che analizzava i numeri del bilancio preventivo 2025. Una manovra che per quest’anno prevede che le entrate correnti non vincolate salgano a 12,7 milioni di euro, cioè 3,3 milioni di euro (+35%) rispetto al bilancio preventivo 2024.
L’ultima parola al ConsiglioNel documento presentato in commissione lo scorso novembre, c’era scritto anche che “nel 2024, visto l’andamento positivo di tutti i comparti culturali culturali e analizzati i dati sui consumi culturali nelle diverse città italiane ed europee, si sono attivate misure di sviluppo e ampliamenti dei servizi offerti proponendo nel contempo l’aggiornamento del sistema tariffario museale. Da qui l’aspettativa di un aumento dei proventi dal 2025”. Più nello specifico, in commissione era stato spiegato che la manovra prevedeva che i proventi dai Musei del Castello Sforzesco, dai Musei Archeologici e dal Museo del Risorgimento salissero da 1,7 a 5,9 milioni di euro nel confronto tra i bilanci preventivi del 2024 e 2025.
Il quadro economico sulla rimodulazione delle tariffe di musei civici e mostre sta nelle cifre appena riportate. Ma sarà il Consiglio comunale a dover fissare, museo per museo, tariffa per tariffa, di quanto aumenterà il prezzo per entrare negli spazi culturali comunali.
Il Giorno