Musica, un abum con inediti a 30 anni dalla scomparsa di Mia Martini

Trent’anni fa (12 maggio 1995) moriva Mia Martini, considerata una delle migliori cantanti della musica leggera italiana. Successi come Piccolo uomo, Donna sola, Minuetto, Inno, E stelle stan piovendo, Al mondo, Donna con te, Che vuoi che sia se t’ho aspettato tanto, Per amarti e La costruzione di un amore l’hanno consacrata tra le protagoniste della musica italiana negli anni Settanta, decennio nel quale raggiunge una grande popolarità sia nazionale sia internazionale. Tra i sodalizi più significativi, il primo con Charles Aznavour, che culminerà il 10 gennaio 1978 con un recital all’Olympia di Parigi; il secondo con Ivano Fossati, col quale si instaura un sodalizio artistico e sentimentale che culminerà con l’album Danza nel 1978. Nei giorni scorsi è uscito “Tarab“, l’album con canzoni inedite e interpretazioni alternative di brani già noti proposti con nuovi arrangiamenti e con la produzione artistica di Maurizio Piccoli, in digitale, in cd e in doppio Vinile Crystal (Nar International/Warner Music Italy).
“Quando Maurizio Piccoli mi ha contattato per chiedermi di occuparmi della produzione di questo progetto, senza esitazioni ho detto sì e – afferma Massimo Massagrande, produttore esecutivo – da subito ho notato l’impegno da parte di tutte le persone coinvolte nel voler realizzare un progetto di qualità che esprimesse al meglio l’ammirazione e il rispetto verso Mia Martini”. Tarab deriva dall’arabo tarabi che significa “agitarsi”, “danzare” o “divertirsi con la musica”. È una parola che incarna lo stato d’estasi che si vive quando si ascolta una musica che ci piace molto, che ci emoziona e ci permette un distacco dal luogo in cui siamo, per trasportarci altrove. È una delle dieci parole al mondo che non possono essere tradotte con un unico termine in un’altra lingua, ma che devono essere spiegate utilizzando più parole.
İl Denaro