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Music Park Arena, Benni (Arialco): “Concerti ed eventi, giusto investire”

Music Park Arena, Benni (Arialco): “Concerti ed eventi, giusto investire”

Imola, 25 giugno 2025 – Il luglio dei grandi concerti all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola è alle porte e il comparto ricettivo della città torna a sorridere dopo la batosta dell’uscita di scena della Formula 1 nel 2026.

Certo, il paragone tra i due eventi in termini di indotto è quasi irriverente ma i super palchi per i big della musica mondiale allestiti sulle rive del Santerno hanno regalato sorrisi anche in passato.

Un pensiero condiviso anche da Raffaele Benni, presidente di Arialco (l’associazione che raggruppa ristoratori e albergatori del territorio imolese, ndr) e del sindacato Turismo di Confcommercio Ascom Imola.

Benni, Imola guarda avanti e riparte dalla musica.

“Un elemento estremamente positivo perché veicola flussi di persone in autodromo e nella nostra città. Un buon viatico per smaltire, almeno in parte, le ansie degli operatori dopo la notizia dell’addio della Formula 1 nel 2026”.

Pezzali il 12 luglio e AcDc il 20. Poi, il progetto della Music Park Arena di via Malsicura che il prossimo anno porterà Cremonini.

“E’ importante guardare a nuove attività capaci di andare oltre la sfera sportiva del circuito in nome di quella polifunzionalità che, mai come adesso, rappresenta un appiglio fondamentale”.

E magari intercettare con continuità i tour delle star internazionali delle sette note. Un po’ come capitò ai tempi dell’Heineken Jammin Festival.

“Un’esperienza che, all’epoca, fu anticipata da perplessità, mugugni e discussioni. Il format si rivelò un successo e ne beneficiarono tante attività come ristoranti, bar, chioschi ed alberghi”.

Non solo.

“Si tratta di opportunità che fanno bene al territorio. Non a caso, questi modelli di intrattenimento raccolgono consensi anche altrove. L’area dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, per la sua conformazione logistica, è ideale per manifestazioni di questo genere come rimarcano tanti imprenditori del settore”.

Qualcuno, però, parla di pubblico mordi e fuggi quando si tratta di singoli concerti.

“Vero. Gli eventi di questo tipo, se non inseriti in una logica di festival, si sviluppano nell’arco di poche ore limitando l’opzione della sosta. Ma alberghi, ristoranti e locali di Imola lavoreranno anche grazie alla presenza di addetti ai lavori, partner e sponsor. Generare un movimento di persone è sempre positivo e poi c’è la vetrina per il nome della città”.

Cosa servirà per essere all’altezza dei progetti e dei sogni legati alla Music Park Arena.

“Una chiara strategia imprenditoriale per guardare all’evento nel suo insieme e in termini di indotto generale. Un piano che parte proprio dall’accoglienza e dal successivo sviluppo della macchina organizzativa e dei servizi. Dovranno esserci ricadute positive per tutti, un po’ come avviene con le fiere nelle grandi città”.

Il settore alberghiero e della ristorazione imolese come sta?

“Bene. La nuova generazione di imprenditori è dinamica, attenta e sempre pronta. C’è voglia di compiere quel salto di qualità culturale e pratico per recitare un ruolo di protagonismo a livello regionale”.

İl Resto Del Carlino

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