Monica Vitti, all'asta tre dipinti della sua collezione

Enigmatica musa di Michelangelo Antonioni, regina della commedia all'italiana, Monica Vitti è stata anche un'intellettuale a tutto tondo che oltre a libri e ai viaggi amava molto l'arte. Di quest'ultima passione dell'attrice, scomparsa nel febbraio del 2022, arriva un'eco nella prossima asta di Arte Moderna e Contemporanea di Finarte, in programma a Milano il prossimo 2 luglio: tra le opere in vendita figurano infatti tre capolavori, due tele di De Chirico e una tempera di Balla, della collezione personale di Monica Vitti. L'opera più rilevante, tra quelle presentate in anteprima a Roma, è Bagni misteriosi di Giorgio de Chirico, olio su tela del 1935 (cm 69,7 x 49,7). Il dipinto costituisce una trasposizione pittorica dell'Ospite misterioso, una delle dieci litografie realizzate da de Chirico nel 1934 per il volume Mythologie di Jean Cocteau. "Appartiene al periodo metafisico di De Chirico - spiega Fabio Benzi, storico dell'arte e accademico - in cui lui si ispirava ai ricordi dell'infanzia, in questo caso i bagni che faceva a Volos in Grecia dove le cabine su palafitte sono identiche a quelle del quadro. Nello stesso tempo gli oggetti sono ritratti come se lo sguardo fosse quello di un uomo appena approdato sulla terra" e quindi misteriosi, inusuali, mentre il soggetto che entra nella cabina è un autoritratto dell'artista stesso, elemento che aggiunge ulteriore valore all'opera. Dello stesso autore è Niobe, tempera su tela del 1921 (cm 53 x 42), realizzata durante il periodo fiorentino del pittore, che frequentava assiduamente la Galleria degli Uffizi. L'interesse per l'antichità classica, in particolare per il gruppo scultoreo romano dei Niobidi, emerge chiaramente nel dipinto, che fu esposto nello stesso anno alla personale dell'artista presso la Galleria Arte di Milano. A questo dipinto è legato un ricordo personale di Benzi che lo scelse nel '93 per una mostra al Palazzo delle Esposizioni dove De Chirico fu mostrato anche quale protagonista del movimento "ritorno all'ordine" volto a realizzare opere che esprimevano una ritrovata dimensione figurativa. "Poteva essere il 1998 o il 1999 e mi trovai a pranzo a Fregene con Monica Vitti, una donna stupenda e straordinaria ancora all'epoca molto vitale: quando le chiesi dei quadri di De Chirico che sapevo in suo possesso mi sembro' confusa.. Disse che c'era stato un incendio in casa e non sapeva bene se i dipinti fossero andati distrutti, forse erano i primi segnali della sua malattia". A completare il nucleo proveniente dalla collezione dell'attrice la tempera su carta Compenetrazione iridescente - studio per Penetrazione + spazio, datata 1912, firmata da Giacomo Balla. L'opera, di piccole dimensioni (cm 19 x 26,5), reca sul verso uno studio omonimo a grafite ed è stimata tra i 65.000 e gli 80.000 euro. Le opere provenienti dalla collezione dell'attrice saranno proposte all'interno di un'asta di circa 150 lotti che si terrà nella sede milanese di Finarte. La vendita includerà opere di grande rilievo tra le quali figura il primo dipinto di Alberto Burri, Texas, 1945, eseguito durante l'internamento nel campo di concentramento di Hereford in Texas, dove da medico Burri divenne pittore. Come raccontò in una nota intervista del 1994: "dipingevo tutto il giorno, era un modo per non pensare a tutto quello che mi stava intorno e alla guerra. Non feci altro che dipingere fino alla liberazione. E in questi anni capii che io 'dovevo' fare il pittore". Inoltre, dalla collezione di Lella e Fausto Bertinotti spiccano due serigrafie di Andy Warhol della serie dedicata a Mao Tse Tung nel 1972, valutate € 20/30mila ciascuna; diverse opere di Piero Dorazio, donate dall'artista umbro ai coniugi in occasione di varie ricorrenze; una scultura in ceramica policroma di grandi dimensioni di Giosetta Fioroni e un olio su tela di Titina Maselli, Camion, del 1976.