Il calo del dollaro USA danneggia Accor, Minor e Meliá

Il calo del dollaro sta dividendo il settore alberghiero lungo linee regionali. Le catene europee e asiatiche stanno risentendo della crisi, mentre gli operatori statunitensi ne parlano a malapena.
Alcune delle più grandi compagnie alberghiere del mondo hanno visto i propri utili intaccati dalle oscillazioni valutarie nella prima metà del 2025, poiché i gruppi che dichiarano in euro e baht hanno assorbito le perdite, mentre le catene con sede negli Stati Uniti sono apparse ampiamente protette dalla volatilità.
Accor, Meliá Hotels e Minor International hanno tutte registrato perdite legate al cambio valutario che hanno compensato la solida performance operativa. Nel frattempo, Hilton e Wyndham, con sede negli Stati Uniti, che rendicontano in dollari, non hanno menzionato l'impatto dei cambi nelle loro conference call sugli utili e sono sembrate al riparo dalle stesse pressioni.
L'indice del dollaro USA è sceso del 10,8% nella prima metà del 2025, a seguito dei dazi imposti dall'amministrazione Trump ad aprile e degli scontri pubblici con la Federal Reserve. Il conseguente ritiro degli investitori ha causato un forte indebolimento del dollaro rispetto all'euro, al baht e ad altre valute.
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