Napoleone IV, un principe imperiale furtivo

Ogni leader politico odierno è desideroso di rivendicare la legittimità ereditata, proponendosi al contempo di rappresentare una prospettiva innovativa per il futuro. Ma chi sa che il primo a incarnare questo ambizioso ma delicato programma sia stato un principe la cui immagine e il cui nome sono stati cancellati dalla storia? Figlio dell'imperatore francese Napoleone III (1808-1873) e di sua moglie, Eugenia de Montijo (1826-1920), il principe Eugenio Luigi Giovanni Giuseppe Napoleone (1856-1879) non fu mai altro che il "principe imperiale", anche se la stimolante mostra al Museo di Bastia lo presenta come "Napoleone IV".
Fin dalla sua nascita, nel marzo del 1856, l'erede di un Impero appena costituito ricevette una missione estremamente ambiziosa: radicare la dinastia in un Paese in cui i regimi avevano faticato a imporsi stabilmente dopo la Rivoluzione. La promessa di un futuro sicuro fu rafforzata dalle scelte di Napoleone III, che, pur non potendo dare la regina Vittoria come madrina al figlio, per ovvi motivi religiosi, scelse Papa Pio IX come padrino. Il battesimo a Notre-Dame fu concepito come controparte dell'incoronazione di Napoleone I e il "figlio dell'Impero" fu subito messo in mostra: foto, incisioni e oggetti commemorativi ne diffusero l'immagine.
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Le Monde