Kirill Petrenko e la Berlin Philharmonic Orchestra al culmine della loro carriera nella "Nona Sinfonia" di Mahler

Una splendida apertura di stagione per la Philharmonie de Paris, che propone un festival sinfonico condensato ma sgargiante intitolato Les Prem's. L'allusione ai popolari BBC Proms di Londra, evento estivo che ogni anno richiama un pubblico numeroso e festoso alla Royal Albert Hall, è spinta al punto da liberare la grande sala Pierre-Boulez di circa dieci delle sue prime file, offrendo così agli spettatori, come a Londra, circa 700 posti in piedi al prezzo di 15 euro. Dopo due serate con il direttore d'orchestra lettone Andris Nelsons alla guida della sua Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, venerdì 5 settembre tocca alla Filarmonica di Berlino esibirsi sotto la direzione del suo direttore musicale e artistico, il russo-austriaco Kirill Petrenko.
Personalità relativamente misteriosa, questo nativo di Omsk, in Siberia, formatosi in Austria, la cui carriera è iniziata nella platea dell'Opera di Meiningen, poi alla Komische Oper di Berlino, prima del celeberrimo palcoscenico della Bayerische Staatsoper di Monaco (2013-2020), da dove è entrato a far parte della prestigiosa falange berlinese, succedendo a Sir Simon Rattle nel 2019. A differenza del suo carismatico predecessore, il maestro 53enne si è subito distinto per una discrezione mediatica al limite della stravaganza nell'era dei social network, ma che conferisce al piccolo uomo un'aura singolare.
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Le Monde