Joëlle Losfeld, libro come l'aria

Ci pensava da un po', stanca dei vincoli della vita in gruppo. Ma esitava. Paura di fare un salto nel vuoto, senza dubbio. Col passare del tempo, finalmente si decise: Joëlle Losfeld avrebbe lasciato Gallimard per ricreare la sua casa editrice. Aveva appena firmato l'ultimo contratto che la legava a questa onnipotente azienda del mondo letterario: se ne andava mantenendo la proprietà del suo nome, a cui non aveva mai voluto rinunciare, e lasciando a Gallimard la gestione della sua collezione; che i libri dei suoi autori venissero distrutti non si parlava d'altro. "Mi sentivo sempre più a disagio in questa struttura in continua crescita ", confidò una sera di luglio nella calma accogliente del suo appartamento parigino. " Volevo riscoprire il piacere di poter pubblicare i testi che mi piacevano."
Una bella sfida, a 73 anni, in un mondo dell'editoria in continua ristrutturazione e con un mercato librario tutt'altro che fiorente. Ma Joëlle Losfeld non aveva più scelta se voleva recuperare un po' di margine di manovra. Il suo rapporto con Antoine Gallimard era notoriamente teso, nonostante lei sostenga che lui "fosse molto bravo". "Diciamo solo che non avevo una profonda affinità con lui e nemmeno lui ne aveva con me."
Libération