Il rapper Koba LaD, coinvolto in un incidente stradale in cui ha perso la vita il suo passeggero, sarà processato mercoledì.

Alla guida di una berlina sportiva di lusso e risultato positivo alla cannabis, il musicista venticinquenne si è schiantato ad alta velocità contro un camion fermo all'uscita di un distributore di benzina. Il passeggero anteriore è morto, mentre un altro passeggero, la sua ragazza seduta dietro, ha riportato ferite lievi.

La difesa intende qualificare in udienza le due circostanze aggravanti dell'omicidio colposo contestato a Koba LaD (Marcel Junior Loutarila nello stato civile): eccesso di velocità e consumo di droghe. L'analisi tossicologica effettuata dopo l'incidente ha rilevato nel suo sangue una concentrazione di THC, il principale principio attivo della cannabis, di 1,1 nanogrammi per millilitro, secondo una fonte vicina al caso. "Questi risultati sono compatibili (secondo una perizia commissionata dalla difesa, ndr) con una storia di consumo di dieci giorni; Marcel Loutarila era in condizioni normali quando si è messo al volante", assicura Arthur Vercken, che difende l'artista insieme a Stéphane Cherqui.

Il rapper, che ha tre milioni di ascoltatori al mese su Spotify, è attualmente in custodia cautelare in relazione a questo caso.

Questo non è il primo processo per cui Koba LaD deve affrontare la giustizia: ha già ricevuto diverse condanne, tra cui quella per un altro incidente stradale.

A gennaio, il tribunale penale di Melun (Seine-et-Marne) lo ha condannato a 15 mesi di carcere per aver aggredito il suo manager storico nel 2022. Un mese prima, era stato condannato a tre mesi di carcere per droga trovata nella sua cella.

Nel settembre 2024 venne condannato a un anno di carcere a Parigi per altri atti di violenza, questa volta commessi in una discoteca della capitale due anni prima.

Un altro incidente stradale in cui rimase coinvolto gli costò una condanna a tre mesi di carcere con sospensione condizionale a Marsiglia nel 2020.

Di recente, il suo nome è emerso anche in relazione all'evasione del narcotrafficante Mohamed Amra, costata la vita a due agenti penitenziari al casello di Incarville (Eure) il 14 maggio 2024: Koba LaD è stato incriminato a marzo in questo caso insieme ad altre cinque persone e posto sotto sorveglianza giudiziaria. È perseguito per associazione a delinquere finalizzata a commettere un reato punibile con cinque anni di reclusione.

Questa incriminazione "semplicemente non si basa su nulla", hanno denunciato Cherqui e Vercken, sostenendo che il rapper sia stato incriminato solo "per la sua notorietà e con il solo pretesto di conoscere i protagonisti del caso". Alcuni sospettati in questo caso sono sospettati di appartenere alla Famiglia Black Manjak, presentata come un'organizzazione criminale con sede in Normandia e specializzata nel traffico di stupefacenti, con possibili legami con Koba LaD.