Ginette Kolinka, sopravvissuta al campo: “Il mio cervello ha smesso di funzionare, e per fortuna”

Dopo essere fuggita nella zona non occupata nel 1942, la famiglia di Ginette Kolinka fu denunciata e arrestata nel marzo 1944, prima di essere deportata. All'epoca Ginette aveva 19 anni. Philippe QUAISSE / PASCO per La Croix
Deportata ad Auschwitz-Birkenau nel 1944, Ginette Kolinka impiegò cinquant'anni per parlare dei campi. Oggi si rivolge ai giovani e spera che ricordino che fu l'odio verso gli altri a dare inizio a tutto.
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Mi iscrivo“All'arrivo al campo, nel giro di poche ore, le donne ci depilano tutti i capelli. Non ci sono più bionde o rosse; siamo tutte uguali, con la testa rasata. Non rimane nulla di ciò che avrebbe potuto renderci un po' umane. Questa vergogna di essere nude, senza capelli... È terribile finché si ha ancora un po' di coscienza. Avevo 19 anni e la nudità era terribile per me, molto più del tatuaggio.
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