Al Festival di Bordeaux, un bel cinema di Contrebande

Un'altra edizione del Festival Internazionale del Film di Bordeaux si è conclusa domenica 12 ottobre, ancora fiduciosa nel futuro delle storie raccontate dai giovani registi. Tantissimi nella sezione Contrebande, dedicata alle opere prodotte al di fuori dei canali tradizionali, un raduno di personaggi che hanno incendiato la polveriera con lungometraggi e cortometraggi ispirati.
Un personaggio in particolare: Tatiana, una fanatica magica, supereroina del documentario Frágil como una bomba di Tomas Cali (che ha meritato una menzione speciale). È una giovane donna ma anche una bomba a mano, mai priva di sarcasmo, educatamente suicida, esilarante come solo i feriti gravi possono esserlo. Inizieremmo a guardare i reality se ne avesse uno. Arrivata dall'Argentina per reinventarsi in Francia, lontana da un passato complicato, di giorno è una collaboratrice domestica per un giovane disabile caduto sotto l'incantesimo della sua follia. Un'appassionata di motori dai capelli rosa di notte, nel mondo aperto di Grand Theft Auto dove gioca a ciò che le riesce meglio: cadere a terra, rialzarsi, ricominciare. Il film eccelle nel celebrare il suo fuoco interiore, e non è stato l'unico a essere inebriato dalla libertà delle donne senza filtri. Au bain des dames di Margaux Fournier porta in alto la verve di un gruppo di pensionati sulle spiagge di Marsiglia, una commedia dell'arte documentaria dove nulla pesa, né i pettegolezzi sull'amore e il sesso, né il corpo invecchiato di Septua.
Libération