A soli 25 anni, il cantante Tyreek McDole ha tutte le carte in regola per affermarsi come una delle grandi voci del jazz.

Una volta seduti sotto l'aria condizionata, nei camerini del Théâtre de Verdure, poco prima dell'inizio della terza serata del Nice Jazz Fest, sabato, cominciamo col fargli sapere che la Francia lo ama già molto.

E Tyreek McDole, con un grande sorriso, conferma di essere "un po' sorpreso" da questo entusiasmo, concretizzato dall'interesse dei promoter, dei media (la rivista Jazz News gli ha appena dedicato l'ultima copertina) e di tutti coloro che approdano a uno dei suoi spettacoli.

"Forse sono fortunato ad avere una buona squadra e un concetto un po' unico, non lo so", cerca di spiegare.

Un dono del cielo scoperto tardi nella vita

C'è una cosa che l'haitiano-americano, cresciuto a St. Cloud, una cittadina della Florida, ha dimenticato di menzionare. E il pubblico di Jazz à Toulon stasera a Place de l'Équerre (ore 21:00, ingresso gratuito) se ne accorgerà fin dalle prime note: Tyreek McDole ha una voce benedetta dagli dei.

E sorprendentemente, ci mise molto tempo a rendersene conto. Alla Osceola County School of the Arts, iniziò a suonare la tromba dopo aver visto "La principessa e il ranocchio" .

Poi si è dedicato alle percussioni, dai timpani al vibrafono. Nel 2018, aveva solo 18 anni quando un compagno di classe, che avrebbe dovuto interpretare un ruolo importante nel musical di Stephen Sondheim "Into The Woods" , si è infortunato.

"Dato che conoscevo tutto il libro, mi sono offerto di cantare la parte del lupo. La gente si è rivolta a me e mi ha detto che non sapevano che fossi capace di una cosa del genere", ricorda l'uomo che ora vive a New York.

"Il direttore della banda jazz della scuola era in fondo all'aula, mi ha sentito e mi ha chiesto di unirmi alla banda per il concorso Duke Ellington."

Si può tranquillamente dire che Tyreek McDole ha imparato in fretta. Nel 2023, cinque anni dopo il suo debutto vocale, ha vinto il prestigioso Concorso Sarah Vaughan, succedendo a Samara Joy e Gabrielle Cavassa e diventando il secondo uomo ad avere il suo nome nell'albo d'oro.

La voce di un uomo saggio

Seguito da vicino, e considerato molto rapidamente un serio contendente per la futura successione di grandi cantanti come Hugh Coltman, Kurt Elling o Gregory Porter, non si lasciò inebriare o accecare da questi elogi precoci.

Nonostante la giovane età, Tyreek McDole dimostra una certa saggezza. "Ho speranze e aspirazioni, sono concentrato sulla mia carriera. Ma intorno a noi accadono così tante cose terribili, guerre, carestie. Mentre affronto questa ansia, cerco di capire chi sono, qual è il mio posto in questo mondo, cosa significa suonare questo tipo di musica per un uomo di colore oggi. Non ho tutte le risposte, ma ci tengo."

Prima di andarsene, Tyreek McDole, rilassato nel suo abito di lino bianco appena acquistato a Nizza, chiarisce i suoi pensieri. "Nei miei momenti più bui, la musica mi ha guarito. Che si tratti di Debussy o di Wayne Shorter. Spero di raggiungere un livello in cui potrò aiutare le persone allo stesso modo."