"La foresta di fiamme e ombre" di Akira Mizubayashi: l'arte, ultimo baluardo dopo Hiroshima

Ottant'anni fa: "Una bomba di tipo sconosciuto esplose nel cielo di Hiroshima il 6 agosto. Un'altra tre giorni dopo nel cielo di Nagasaki. A giudicare dalle foto delle due città, fu un disastro, una distruzione totale, un inferno in terra". Come faranno i tre giovani giapponesi del romanzo di Akira Mizubayashi, Ren, Yuki e Bin, a sopravvivere? La catastrofe, il calvario? Paradossalmente, non è la loro guerra, o meglio, è il culmine della violenza universale che deve essere affrontata: "Nonostante le due bombe di tipo sconosciuto, (...) ci furono altre uccisioni, altri bagni di sangue, altre carneficine, altri massacri, altre guerre". La lotta degli studenti va oltre, facendo dell'arte e della bellezza l'unica risorsa in un mondo in fiamme.
La Croıx