“Hergé musicista?”, di Jean-Jacques e Renaud Nattiez: Castafiorissime!

Recensione Un musicologo e un tintinologo uniscono le forze per esplorare il posto della musica nel mondo del padre di Tintin. ★★★☆☆
Di Anna Crignon
Copertina della rivista Les Amis de Hergé (n. 30 gennaio 2000) AMICI DI HERGÉ/LA STAMPA DELL'UNIVERSITÀ DI MONTREAL
Un altro libro di Tintin, questa volta sulla musica, edito da Presses universitaires de Montréal (PUM). Le pagine dell'antologia sono presenti, dal reporter perso nelle profondità dell'India che parla agli elefanti con l'aiuto di una tromba di legno ("I sigari del faraone") al recital interrotto dall'arrivo improvviso di un anarchico ("Lo scettro di Ottokar"). La serie conta 198 vignette con simboli musicali. E le allusioni sono ovunque.
Un giorno, ubriaco, Hergé affida la canzone popolare a Haddock, ed eccolo lì, a cantare "Les Gars de la marine" ("Il granchio dagli artigli d'oro"). Le melodie da music-hall accompagnano Alcazar trasformato in un lanciatore di pugnali ("Le sette sfere di cristallo"). L'opera regna sovrana con Faust come interprete...

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