Come funziona un percorso di riconnessione e meditazione? Ecco come funzionano i ritiri benessere.

Sempre più persone in tutto il mondo soffrono di sindrome da burnout, un problema che, secondo molti operatori sanitari, potrebbe trasformarsi nella prossima pandemia. E questo non perché si tratti di un virus o di una malattia infettiva, ma perché questa condizione è sempre più diffusa sul posto di lavoro e nella vita privata, dove routine ripetitive e stressanti finiscono per farsi sentire.

Flor Daneu, co-creatrice di Suda Experiences. Foto: Hassen Salum
In risposta a questa condizione sempre più diffusa, uno dei movimenti globali emersi per contrastare questo fenomeno è il movimento verso il benessere e la riconnessione attraverso viaggi e ritiri. In America Latina, dove questi spazi non sono ancora comuni, uno dei luoghi che cerca di promuoverli è Los Cabos, nello stato della Bassa California del Sud, in Messico.
All'estremità meridionale della penisola, dove il deserto incontra l'oceano, sempre più viaggiatori arrivano in cerca di riconnettersi, pausa e silenzio. Ed è qui che entra in gioco Suda Experience, un'iniziativa che trasforma il turismo in un viaggio interiore.
Flor Daneu e Lighuen Desanto sono i due creatori argentini di Suda, che, a loro dire, fonde "arte, movimento e consapevolezza". Entrambi affermano di non creare rifugi, ma piuttosto di progettare esperienze che sembrano rituali.

Los Cabos sta consolidando la sua posizione di destinazione benessere per eccellenza del Nord America. Foto: Hassen Salum
Il più recente, creato in collaborazione con il Los Cabos Tourism Trust, è un'immersione nella tranquilla estetica desertica della regione. "Volevamo che ogni momento avesse un significato. Volevamo che la natura non fosse solo uno sfondo, ma una guida", afferma Flor.
Suda non si limita a offrire lezioni di yoga o sessioni di meditazione. "Non sono attività, sono esperienze immersive", ripete Flor. Coreografa e regista teatrale di formazione, la sua vita ha preso una svolta dopo un viaggio iniziatico in India. "È stato allora che ho capito che la vera scena era dentro di me", dice, ricordando il silenzio dell'Himalaya e i canti negli ashram.
Quel viaggio è stato il seme. La pandemia è stata il terreno fertile. Bloccati, ma creativi, Flor e Lighuen hanno iniziato a sviluppare Suda durante il periodo di isolamento. Nato in Patagonia (Argentina), con un'anima plasmata dall'introspezione e un occhio allenato al cinema e alla fotografia, ha portato al progetto una sensibilità estetica e una filosofia incentrata sul ritmo naturale delle cose. "Per tutta la vita, sono stato guidato da un modo più rilassato di guardare. Il mondo del marketing era rumoroso e io cercavo il silenzio", dice Lighuen.

La disconnessione è essenziale durante i viaggi di riconnessione. Foto: Hassen Salum
Insieme hanno ideato un metodo che si snoda in quattro fasi: connettersi, lasciar andare, iniziare e rilasciare. Come un'opera teatrale ben diretta, ogni ritiro diventa una narrazione intima. Al ritiro "Soul", tenutosi a Los Cabos, ad esempio, i partecipanti hanno indossato le cuffie per una sessione di yoga immersiva, hanno ascoltato meditazioni con i suoni dell'oceano e hanno concluso con una cerimonia rituale. Il tutto pensato per riconnettersi con se stessi e con gli altri.
Si sono svolte anche cerimonie al tramonto, meditazioni in riva all'oceano, sessioni di esercizi fisici per attivare i muscoli e sessioni di respirazione guidata. Queste attività portano il corpo a un senso di pienezza e calma, permettendo di sentire – e vivere – al di là di ciò che la frenetica vita cittadina consente.

Ofelia Bojórquez conduce sessioni di respirazione attiva durante il Soul Wellness Retreat. Foto: Hassen Salum
Anche respirare è diverso. E Ofelia Bojórquez lo sa. Psicologa e terapeuta specializzata in tecniche di respirazione, durante il ritiro Soul Ofelia conduce sessioni che sembrano dei mini-viaggi attraverso la respirazione consapevole, la musica e il silenzio. "È la cosa più vicina a un viaggio psichedelico senza assumere sostanze. Un'esperienza non convenzionale, semplicemente respirando", spiega Lighuen.
La stessa esperienza è stata estesa a India, Nepal, Portogallo, Repubblica Dominicana e Spagna. In ogni luogo, Suda adatta le sue attività alla destinazione. "Non ripetiamo format. Ci ispiriamo al territorio. Vogliamo che anche il luogo ci trasformi", afferma Lighuen.

Meditazioni mattutine e serali in riva all'oceano fanno parte di questa esperienza. Foto: Hassen Salum
I partecipanti sono spesso eterogenei: dirigenti esausti, nomadi digitali, anziani in cerca di flessibilità fisica ed emotiva e giovani che intuiscono che dietro alle prestazioni c'è molto di più. Ma tutti, secondo i fondatori di Suda, condividono un bisogno comune: fermarsi.
"La vita urbana ci disconnette. Viviamo di fretta e ci dimentichiamo del nostro corpo, del nostro respiro, della nostra anima", spiega Flor. "E ci sono anche persone nelle piccole città che hanno bisogno di uscire dagli schemi culturali, scoprire se stesse e tornare a ridere con il loro bambino interiore".
Per loro, e per tutti, Suda cerca di dare alle persone gli strumenti per fermarsi, respirare e continuare, con l'obiettivo di tornare a se stesse.
Giornalista ambientale e sanitario
eltiempo