L'ex rettore dell'UNAL Dolly Montoya denuncia un falso video in cui viene associata a una presunta crema ringiovanente.

La professoressa e ricercatrice Dolly Montoya Castaño, ex rettrice dell'Università Nazionale della Colombia, ha sporto denuncia questo venerdì dopo aver scoperto la circolazione sui social media di un video manipolato con l'intelligenza artificiale che la presenta come promotrice di una presunta crema ringiovanente.
Il materiale, che sembra essere un articolo di cronaca, sostiene che l'artista Shakira sia un'utilizzatrice del prodotto e la nipote di Montoya, il che è completamente falso. L'ex preside avverte che sia la cantante che la giornalista Inés María Zabaraín, che appare anche nel video come presunta presentatrice, sono state impersonate.

Nel video è presente anche la cantante Shakira. Foto: Instagram @shakira
"Quel video è falso dall'inizio alla fine. Nei miei oltre 40 anni come professore, ricercatore e rettore della National University, non mi sono mai preoccupato dell'invecchiamento o di come fermarlo", ha dichiarato Montoya in una dichiarazione pubblica.
Secondo la denuncia, il video non solo imita la sua immagine e la sua voce, ma cerca anche di collegarla a un canale commerciale chiamato Juventud y Vitalidad, dedicato alla promozione di prodotti anti-età come i sieri all'acido ialuronico. Montoya ha chiarito di non avere alcun rapporto con quell'azienda o con i suoi prodotti.
"Non ho registrazioni o brevetti in questi ambiti sanitari, né ho mai promosso né promuoverò mai questo tipo di contenuti commerciali", ha dichiarato Montoya. L'accademica ha avvertito che questo tipo di contenuti, oltre a compromettere il suo buon nome e il suo prestigio professionale, può costituire reati come diffamazione e calunnia.

Dolly Montoya è diventata la prima donna a guidare l'UNAL nel 2018, dove è rimasta fino al 2021. Foto: Carlos Ortega / EL TIEMPO
Montoya ha chiesto alle autorità competenti di intervenire sulla questione e di avviare le relative indagini. Ha sottolineato che l'uso improprio della sua identità per scopi commerciali rappresenta un grave caso di manipolazione tecnologica che mette a repentaglio non solo la sua integrità, ma anche la fiducia del pubblico nelle informazioni che circolano negli ambienti digitali. "Sono stato smascherato in modo disonorevole, il che potrebbe anche costituire un reato", ha ribadito.
Rischi di un uso improprio dell'intelligenza artificiale Il caso evidenzia la crescente preoccupazione per l'uso improprio di strumenti di intelligenza artificiale per creare deepfake – contenuti falsi che imitano voci, volti e gesti di persone reali – a fini fraudolenti o commerciali. Gli esperti avvertono che questo fenomeno si è intensificato negli ultimi anni e che in Colombia sono già stati registrati casi che hanno coinvolto personaggi pubblici e cittadini comuni.
Montoya ha concluso la sua denuncia esortando i cittadini a non lasciarsi ingannare da questo tipo di contenuti e a verificare sempre la fonte delle informazioni che circolano su Internet e sui social media.

I deepfake sono diventati sempre più comuni. Foto: iStock
Giornalista ambientale e sanitario
eltiempo