La Corte Suprema del Brasile ritiene i social media responsabili dei post illegali degli utenti.

Giovedì la Corte Suprema del Brasile ha stabilito che le piattaforme di social media devono essere ritenute responsabili dei post illegali pubblicati dai loro utenti.
La corte brasiliana ha dichiarato incostituzionale l'articolo 19 della Normativa civile per Internet, che stabiliva che, "al fine di garantire la libertà di espressione ed evitare la censura", le piattaforme potevano essere ritenute responsabili delle pubblicazioni dei loro utenti solo se, a seguito di un ordine del tribunale, non avevano adottato misure per rimuovere i contenuti illegali.
In questo modo, le cosiddette "grandi aziende tecnologiche" non sono state ritenute civilmente responsabili per i messaggi antidemocratici, i discorsi superficiali e gli attacchi personali pubblicati dai loro utenti.
D'ora in poi, e finché non verrà approvata una nuova legge, le piattaforme saranno soggette a responsabilità civile per i post pubblicati sui loro network.
In base a questa legge, e dopo una notifica extragiudiziale, devono rimuovere le pubblicazioni che promuovono atti antidemocratici, terrorismo, incitano al suicidio e all'automutilazione, incitano alla discriminazione basata su razza, religione, identità di genere, comportamenti omofobi e transfobici, crimini contro le donne e contenuti che diffondono odio contro le donne, pornografia infantile e tratta di esseri umani.
ABC.es