L'Australia vieta l'accesso a YouTube ai minori di 16 anni

L'Australia continua la sua guerra contro i giganti di internet. A partire dal prossimo dicembre, piattaforme come Instagram, TikTok, X e Facebook saranno tenute a integrare strumenti di verifica dell'età che impediscano agli utenti di età inferiore ai 16 anni di continuare ad accedere ai loro contenuti. Il sito di video YouTube è stato aggiunto a questo elenco, condiviso mercoledì di questa settimana lo scorso novembre, e dovrà anche istituire barriere all'ingresso per i minori. Il governo ritiene che ciò arrechi "danno alla società".
"I social media hanno una responsabilità sociale e non c'è dubbio che i bambini australiani subiscano un impatto negativo da queste piattaforme, quindi è tempo di dire basta", ha affermato il primo ministro australiano Anthony Albanese in una dichiarazione.
La decisione di aggiungere la popolare piattaforma di proprietà di Google, che conta circa 2,5 miliardi di utenti unici al mese, arriva dopo che l'autorità di regolamentazione di Internet del Paese ha esortato il governo dell'Oceania lo scorso giugno a riconsiderare la decisione. Secondo i dati forniti a seguito di un sondaggio, il 37% dei minori segnala contenuti dannosi sul sito, il peggior risultato per una piattaforma social.
In particolare, altri network, come Facebook, X e Snapchat, anch'essi penalizzati dal divieto, inizialmente si sono rammaricati dell'assenza di YouTube dall'elenco. Ritengono, come riportato da Reuters, che YouTube presenti importanti somiglianze con i loro prodotti, tra cui la possibilità per gli utenti di interagire e consigliare contenuti tramite un algoritmo basato sulle attività.
YouTube si è difesa da questa affermazione, affermando di essere utilizzato da quasi tre quarti degli australiani di età compresa tra 13 e 15 anni e che non dovrebbe essere classificato come social network, poiché il suo core business è l'hosting di video. "La nostra posizione è chiara: YouTube è una piattaforma di condivisione video con una libreria di contenuti gratuiti e di alta qualità, sempre più visualizzati sugli schermi televisivi. Non è un social network", ha dichiarato un portavoce della piattaforma.
La norma entrerà in vigore il 10 dicembre. Il Paese probabilmente avrà difficoltà a impedire ai giovani di continuare ad accedere alle piattaforme vietate. Solo una settimana fa, il Regno Unito ha iniziato a richiedere ai siti web con contenuti dannosi, come quelli pornografici, di implementare sistemi di controllo dell'età simili a quelli che si prevede saranno introdotti in Australia. Il download di app VPN , che consentono agli utenti di falsificare la propria posizione di navigazione, è aumentato vertiginosamente sulle isole.
ABC.es