Attenzione: la nuova truffa via email che impersona il governo

L'Agenzia delle Entrate e del Controllo Doganale argentina (ARCA) ha emesso un avviso urgente in merito a una massiccia campagna di phishing. Email fraudolente, spacciate per comunicazioni ufficiali, vengono inviate per rubare i dati dei contribuenti.
Una sofisticata campagna di truffa online sta prendendo di mira migliaia di contribuenti in Argentina, sfruttando il nome dell'Agenzia di Riscossione e Controllo Doganale (ARCA), l'agenzia che ha sostituito l'AFIP (Amministrazione Federale dei Pubblici Ministeri). I criminali informatici inviano false email, presentate come notifiche ufficiali, con l'obiettivo di indurre le vittime a fornire le proprie informazioni personali e finanziarie.
L'Agenzia delle Entrate ha ricevuto numerose segnalazioni e ha avvertito i cittadini che si tratta di una truffa. È fondamentale che i cittadini imparino a riconoscere queste comunicazioni fraudolente per evitare di cadere nella trappola.
I truffatori hanno ideato un metodo molto convincente che sfrutta la paura dei contribuenti di avere problemi con il fisco. La truffa segue questi passaggi:
- Email falsa: la vittima riceve un'email che sembra provenire dall'ARCA (Università Nazionale Autonoma Argentina di Granada) o dall'AFIP (Amministrazione Federale della Pubblica Amministrazione). Il messaggio in genere segnala un presunto "debito fiscale" o una "verifica in corso".
- Il mittente ingannevole: i criminali usano indirizzi email che imitano quelli ufficiali, come [email protected] o simili. Spesso menzionano dipartimenti inesistenti, come "AFIP Revisiones Pendientes 960" (Revisioni in sospeso 960) per dare l'impressione di essere legittimi.
- Il collegamento dannoso: il corpo dell'e-mail contiene un collegamento o un pulsante che invita l'utente a "controllare la propria situazione", "controllare il proprio fascicolo" o "pagare il debito".
- Il sito web clonato: cliccando, la vittima viene reindirizzata a un sito web che è una copia quasi identica del sito web ufficiale dell'ARCA.
- Furto di dati: su questa pagina falsa, agli utenti viene chiesto di inserire i propri dati personali, come il CUIT/CUIL (codice fiscale) e, cosa più pericolosa, il codice fiscale. In alcuni casi, viene persino chiesto loro di inserire i dati della carta di credito per saldare il "debito".
"L'ex AFIP (ARCA) non utilizza mai l'email per richiedere pagamenti, informazioni personali o segnalare problemi legali. Né ci contatta tramite altri mezzi come WhatsApp, social media o telefono", ha sottolineato l'agenzia in una nota ufficiale.
Anche se le email possono sembrare autentiche, ci sono sempre segnali rivelatori di frode. Prestate attenzione ai seguenti dettagli:
- Canale di comunicazione: ARCA NON notifica MAI debiti né richiede dati sensibili via e-mail. L'unico mezzo ufficiale per le comunicazioni formali è l'Indirizzo Fiscale Elettronico, accessibile solo dal sito web ufficiale (www.arca.gob.ar) con il CUIT (Codice di Identificazione Fiscale) e il Codice Fiscale.
- Il saluto generico: molte e-mail di phishing utilizzano saluti impersonali come "Gentile contribuente" o "Gentile cliente", al posto del nome completo.
- Senso di urgenza: i messaggi fraudolenti spesso creano un senso di panico, con frasi come "È richiesta un'azione immediata" o minacce di multe e sequestri se non si agisce rapidamente.
- Controlla il link SENZA cliccare: passa il mouse sopra il link (senza cliccarci sopra). L'URL reale apparirà in fondo al browser o al client di posta elettronica. Se non è arca.gob.ar, è una truffa.
- Errori di ortografia o grammatica: nonostante i truffatori stiano diventando più attenti, spesso si possono trovare piccoli errori di scrittura.
La raccomandazione delle autorità è chiara e incisiva:
- Non cliccare su nessun link.
- Non scaricare o aprire allegati.
- Non rispondere al messaggio.
- Inoltra le email sospette all'indirizzo di segnalazione ufficiale di ARCA: [email protected]. Questo aiuta l'agenzia a monitorare e contrastare queste campagne.
- Elimina l'email dalla posta in arrivo e dal cestino.
Questo tipo di truffa non è esclusivo dell'Argentina. Tattiche simili vengono utilizzate in tutto il mondo, impersonando agenzie fiscali e altri enti governativi. La chiave per proteggersi è sempre la stessa: diffidare delle comunicazioni indesiderate e verificare tutto tramite i canali ufficiali.
La Verdad Yucatán