Abbiamo testato EA Sports FC 26: più simulazione, meno fantasy

Dopo diversi anni di uscite che sembravano più adattamenti stagionali che innovazioni profonde, EA Sports FC 26 arriva con una promessa chiara: dare al giocatore la possibilità di vivere il calcio come uno spettacolo o come una simulazione.
Non si tratta di un salto grafico, né di una rivoluzione nei menu o nelle modalità, ma piuttosto di un cambiamento nell'approccio al gameplay. La chiave sta nei nuovi preset che separano la modalità Competitiva da quella Autentica , ed è quest'ultima a fare davvero la differenza.
La mia esperienza con la modalità Autentica La prima volta che ho giocato ad Auténtico, ho capito che non si trattava del solito FC. Il ritmo rallenta un po', sì, ma non al punto da diventare noioso, anzi, per costringerti a leggere meglio la partita.
I passaggi non sempre escono con precisione millimetrica: ci sono errori, rimbalzi, traiettorie corte che finiscono nel dimenticatoio. E questo, lungi dall'essere frustrante, aggiunge sapore a ogni azione perché introduce la variabile dell'imprevedibilità, proprio ciò che definisce il vero calcio.

Effetti visivi come il ray tracing possono influire sulla stabilità delle console. Foto: EA
Ciò che mi ha sorpreso di più è stata la possibilità di configurare la misura in cui fattori esterni come il vento influenzano la traiettoria della palla. L'ho testato: in uno stadio con forti raffiche di vento, un cross che normalmente sarebbe finito perfettamente in area ha finito per deviare di mezzo metro, lasciando il mio attaccante senza possibilità di concludere. Dettagli come questi, che prima erano quasi casuali, ora influenzano direttamente l'esito della partita.
L'intelligenza artificiale merita un applauso speciale. Non si tratta più di difensori che si aprono come il Mar Rosso quando scatti, ma di giocatori che marcano logicamente, coprono gli spazi e anticipano i tuoi passaggi.
I portieri, che storicamente erano il punto debole della serie, ora bloccano meglio , chiudono con più realismo e trasmettono quella sensazione di sicurezza o disperazione a seconda di chi comanda.
Anche i miei compagni di squadra hanno mostrato movimenti più organici: un terzino che avanza proprio quando l'avversario è libero, un centrocampista che arretra per darmi una via d'uscita pulita. Non è perfetto, ma è un enorme salto di qualità.

L'intelligenza artificiale rinnovata segna meglio, copre gli spazi e forza il pensiero tattico. Foto: EA
Questa volta, non basta essere abili con il bastone. Il gioco ti invita a pensare come un allenatore e un giocatore allo stesso tempo. Ed è qui che sta la magia: passare dal calcio arcade, pieno di trucchi ripetitivi e palleggi fantasiosi, a un gioco di decisioni tattiche ed errori umani che pesano sul tabellone.
Grafica e prestazioni: fin dove puoi arrivare? Graficamente, FC 26 ha un bell'aspetto, ma non è abbagliante. Gli stadi sono vivaci, l'illuminazione notturna è spettacolare e dettagli come la texture dell'erba e il sudore dei giocatori raggiungono livelli di realismo incredibilmente elevati. Tuttavia, non c'è più da stupirsi. Nel 2025, i giochi sportivi sembrano aver raggiunto un limite visivo : i volti sono riconoscibili, le maglie hanno rughe realistiche e la palla riflette la luce con precisione, ma questo non cambia più l'esperienza.
Ciò che cambia, e molto, sono le prestazioni. Nel mio caso, giocando su PS5, effetti avanzati come il ray tracing e l'occlusione ambientale hanno causato seri cali di frame rate. Ci sono state partite in cui la fluidità è calata così tanto da renderle ingiocabili.
Sebbene durassero solo pochi secondi, erano abbastanza fastidiosi da convincermi a disattivare quelle funzionalità. Preferisco un gioco stabile a 60 fps a uno pieno di riflessi e bagliori intermittenti.
Questo mi porta a una riflessione: nei giochi di calcio, il vero salto di qualità non può più venire dalla grafica. Esempi come Rematch, un ibrido tra calcio e arcade in stile Rocket League, dimostrano che la community è attratta dal gameplay, non dal numero di poligoni.
FC 26 sembra averlo capito: invece di ossessionarsi sull'estetica, concentra le sue innovazioni sulla simulazione e sul controllo tattico.

La modalità Authentic dell'FC 26 consente di configurare fattori come vento e fatica. Foto: EA
Ora, è anche evidente che il motore Frostbite sta spingendo i suoi limiti. Certo, ci sono animazioni più fluide e una fisica della palla migliorata, ma in cambio, riscontriamo ancora bug occasionali: strane collisioni tra i giocatori, replay che mostrano movimenti innaturali o transizioni che interrompono l'immersione.
Niente di grave, ma sufficiente per ricordarvi che si tratta di un lavoro in continuo sviluppo.
Interfaccia e usabilità Una delle cose che apprezzo è l'interfaccia chiara e snella. I menu sono ben organizzati, rendendo la vita più facile anche a chi non passa ore a giocare a Ultimate Team.
Durante la partita, l'HUD (Heads-Up Display) non mostra solo fredde statistiche: evidenzia i giocatori con scarse prestazioni, affaticamento accumulato o prestazioni eccessive, informazioni che hanno un impatto diretto sulle decisioni tattiche.
Ciò che sembra un dettaglio estetico in realtà aggiunge strategia e controllo.
Aspetti tecnici- Piattaforme: PS5, Xbox Series X/S, PC, Switch/Switch 2 (con limitazioni).
- Framerate: fino a 60 fps sulle console di ultima generazione (PS5, XSX), 30 fps su Switch.
- Tecnologie grafiche: ray tracing nei riflessi, occlusione ambientale, HDR dinamico.
- IA: miglioramenti nella copertura difensiva, nelle intercettazioni, nelle parate del portiere e nei movimenti senza palla.
- Gameplay: preset competitivi (più veloci, pensati per FUT e Club) e preset autentici (più lenti, tattici e influenzati da fattori quali meteo, stanchezza e precisione realistica).
- Modalità: Carriera, Club, Ultimate Team, Volta, tra le altre.
EA Sports FC 26 non rivoluziona la grafica né introduce nuove modalità fantasy. Il suo più grande successo sta nell'aver restituito al calcio virtuale qualcosa che aveva perso: il senso di simulazione. La modalità Autentica segna una svolta per chi cerca partite meno prevedibili, in cui errori, tattiche e ambiente contano tanto quanto le abilità individuali.
Non è un gioco perfetto: i problemi tecnici ci sono e il limite grafico sembra essere stato raggiunto. Ma dove conta – far partire la palla – questo è il gioco più fresco e avvincente degli ultimi anni. Per la prima volta da molto tempo, un FC sembra davvero nuovo.
eltiempo