Il rapporto segnala un preoccupante aumento della febbre dengue, della febbre gialla e della sifilide congenita, nonché carenze nella vaccinazione e nell'assistenza materno-infantile.

Nel mezzo di una crisi finanziaria che ha messo a dura prova il sistema sanitario, il think tank Así Vamos en Salud ha presentato il 5 agosto il suo Rapporto annuale sulla salute pubblica per il 2025. Questa analisi, basata esclusivamente su dati ufficiali, offre un'analisi intersettoriale e territoriale delle principali sfide sanitarie del Paese.
"Il documento [...] offre una prospettiva territoriale e intersettoriale che ci consente di comprendere i progressi, le lacune e le sfide della salute pubblica da una prospettiva completa e aggiornata", sottolinea la dichiarazione di presentazione. Utilizzando un approccio che riconosce i molteplici determinanti sociali, economici, culturali e ambientali della salute in Colombia, lo studio struttura la sua analisi attorno a sei aree prioritarie e un capitolo trasversale sulle esperienze della comunità.

Il rapporto sottolinea il rafforzamento della prevenzione, l'approccio territoriale e la gestione intersettoriale. Foto: Ronny Suárez - EL TIEMPO
Per quanto riguarda la salute materna e infantile, gli indicatori mostrano progressi negli ultimi due decenni. I tassi di mortalità perinatale e sotto i cinque anni sono diminuiti rispettivamente del 56% e del 50% tra il 2005 e il 2023, mentre la malnutrizione infantile è scesa da 14,87 a 8,78 casi ogni 100.000 bambini sotto i cinque anni. Tuttavia, persistono lacune in dipartimenti come La Guajira, "dove la malnutrizione rimane una delle principali cause di morte infantile".
Il rapporto avverte anche di un preoccupante aumento delle malattie trasmesse da vettori. Nel 2024, la dengue ha raggiunto il suo picco storico più alto con oltre 320.000 casi, di cui quasi 3.000 classificati come gravi, con un aumento del 154% rispetto al 2023. Inoltre, nel 2025, la febbre gialla ha portato alla dichiarazione di emergenza sanitaria pubblica, con 93 casi e 37 decessi segnalati fino a giugno, soprattutto a Tolima e Putumayo.
Per quanto riguarda le malattie respiratorie, la tubercolosi ha registrato 21.418 casi nel 2024, il 6% in più rispetto all'anno precedente, mentre i casi di COVID-19 sono diminuiti significativamente nel 2025: 4.495 segnalazioni e 74 decessi entro la 28a settimana epidemiologica. La variante JN.1 rimane la più diffusa.

I problemi di salute devono essere compresi dal punto di vista dei determinanti sociali e ambientali, afferma il rapporto. Foto: Archivio privato
Per quanto riguarda le malattie trasmesse dall'acqua e dagli alimenti, la diarrea acuta nei bambini di età inferiore ai cinque anni ha mostrato una leggera diminuzione nel 2024, sebbene la tendenza sia ancora incerta a causa dei dati preliminari. Ciononostante, il rapporto sottolinea che questo fenomeno è diminuito del 68% tra il 2005 e il 2023.
Per quanto riguarda le infezioni sessualmente trasmissibili, preoccupa l'aumento della prevalenza dell'HIV tra i giovani adulti, così come gli oltre 9.840 casi di sifilide gestazionale e congenita registrati nel 2024, in leggero calo rispetto al 2023. "Tuttavia, i livelli attuali sono ancora superiori a quelli registrati nel periodo pre-pandemico, il che suggerisce gravi carenze nell'accesso e nella gestione dell'assistenza prenatale", sottolinea il documento.
Anche le malattie prevenibili con i vaccini destano preoccupazione. Nel 2024, il cancro cervicale ha causato 1.954 decessi, nonostante fosse prevenibile con il vaccino contro l'HPV, la cui copertura è solo del 60%, ben al di sotto del 90% raccomandato dall'OMS. Inoltre, il follow-up per vaccini come morbillo, rosolia, pertosse ed epatite B non ha potuto essere effettuato "a causa della mancanza di informazioni da parte del Ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità", avverte il documento.

Testimonianze di leader di Maicao, Soledad e Sibundoy denunciano le carenze nell'accesso e nell'assistenza. Foto: César Mateus - EL TIEMPO
Il rapporto si conclude con uno sguardo qualitativo a ciò che definisce "tra esperienza e evidenza", che include testimonianze di leader comunitari in comuni come Soledad, Maicao, Sibundoy e Ciénaga. Queste voci esprimono il modo in cui le malattie vengono vissute e affrontate da una prospettiva territoriale e culturale, rivelando una preoccupazione costante: "l'insufficiente e tardiva risposta istituzionale, soprattutto nelle aree rurali e disperse".
Per Así Vamos en Salud, questo documento non solo fornisce dati, ma "offre anche uno strumento chiave per il processo decisionale in materia di sanità pubblica" e ribadisce la necessità di un "sistema più completo, territorialmente sensibile e socialmente determinato".
Giornalista ambientale e sanitario
eltiempo