Le tensioni all'aeroporto dell'Avana si riaccendono nella serie ¡Alto! frontera

La tensione dell'arrivo in un aeroporto straniero è latente; è una sensazione naturale e strana che si prova sempre prima di passare i controlli di immigrazione e che si attenua a un passo dall'uscita dell'aeroporto. In questo contesto, il canale A&E ha appena presentato in anteprima il 13 giugno i nuovi episodi di "Alto! Frontera", incentrati sul lavoro delle autorità aeroportuali nell'individuazione di sospetti trafficanti illeciti.

"Nei programmi registrati per '¡Alto! Frontera', oltre alla professionalità nel montaggio e nella cura dei casi, c'è anche l'esempio della registrazione di un programma che noi delle Nazioni Unite realizziamo, come questo, che realizziamo da 15 anni e si chiama AIRCOP", ha spiegato il coordinatore del progetto ONU, Sergio Naranjo.

"Si tratta di gruppi operativi in ​​vari aeroporti, con un'intensa attività contro la criminalità internazionale, non solo contro la droga, ma anche contro molti altri reati, come la tratta di esseri umani o il traffico di migranti, la falsificazione di documenti, il traffico di armi, ecc. Quindi, dalle Nazioni Unite, abbiamo promosso e rafforzato questi gruppi e questa attività, che manteniamo online a livello globale e, naturalmente, in America Latina, ha una rilevanza significativa. Episodi sono stati registrati in Perù, Bolivia, Argentina e, di recente, a Cuba, un evento senza precedenti", sottolinea.

Riguardo ai casi più inauditi di traffico illecito negli aeroporti che abbia mai visto, Naranjo ha detto: "I metodi di occultamento sono incredibili e spesso sorprendono". Ha ricordato: " C'è stata persino cocaina nascosta – non nascosta, ma, ad esempio, una chitarra elettrica fatta di cocaina, la chitarra stessa. Non è che contenesse cocaina, ma la sostanza stessa della chitarra era pasta di cocaina, e la chitarra produceva persino un suono. In altre parole, l'inventiva è incredibile".

Per i creatori di ¡Alto Frontera!, lo show, in onda il venerdì alle 15:00 su A&E, offre molto più che rivelare operazioni. "Si tratta di essere proprio lì dove accade qualcosa di sorprendente, dove si verifica un dramma umano perché qualcuno perde la propria libertà, e vediamo cose che appaiono nei film, ma, beh, sono reali e accadono ogni giorno. E penso che dedicando così tanto tempo alle riprese, possiamo anche scegliere gli eventi più interessanti e scioccanti", afferma il produttore Julián Becker.

Questa nuova stagione, il cui primo episodio è stato trasmesso il 13 giugno, ha come protagonisti un giovane boliviano che deve spiegare alle autorità una tradizione controversa, e un passeggero russo che presenta un passaporto dubbioso all'ingresso nel Paese. Il 20 giugno verrà svelato il caso di una giovane donna che cerca di introdurre prodotti severamente punibili dalla legge.